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Squallori

E cosi siamo allegramente arrivati al fondo dello squallore.
Non contenti di essere giunti a toccare il punto più basso, ora iniziamo a scavare nel fango per cercare di capire se sia possibile andare ancora più giù.

Il gioco fatto da Feltri contro Boffo, il direttore di Avvenire colpevole di aver lievemente criticato la condotta morale del nostro puttaniere del consiglio, è tanto vile quanto ridicolo.

D’Avanzo scrive che l’informativa con la quale si dimostrerebbe la condanna di Boffo sarebbe una patacca talmente evidente che Feltri non può aver agito in buona fede.

Qui non siamo più nel giustizialismo.
Ormai siamo arrivati al regime che si inventa accuse false pur di denigrare chi lo mette in discussione.

Ancora due riflessioni.
Secondo Feltri “Il Boffo è stato a suo tempo querelato da una signora di Terni destinataria di telefonate sconce e offensive e di pedinamenti volti a intimidirla onde lasciasse libero il marito con il quale Boffo, noto omosessuale già attenzionato dalla Polizia di Stato per questo genere di frequentazioni, aveva una relazione”.
Se ne deduce quindi che gli omosessuali sono schedati dalla polizia in quanto omosessuali.

Per finire.
Boffo, moderno moralizzatore capace di velenosissime invettive contro chi non la pensa come lui, potrebbe forse far tesoro di questa vicenda per ricordarsi che forse chi semina vento alla fine raccogie sempre tempesta.

E che alla fine, tutto quello che scrivi non vale niente se non hai la carità.

Luca

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Oddio che paura

Repubblica titola che L’Avvenire attacca Berlusconi.
Il direttore Boffo avrebbe scritto:

Chiunque è stato raggiunto dagli interventi ha capito quello che si doveva capire.

Un attacco frontale, non c’è che dire.

Luca