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Parliamo di blog

Sabato scorso a Riva del Garda, durante la BlogFest 2009, sono stati premiati i migliori blog italiani.
Candidati e vincitori sono stati proposti dai lettori di Macchianera.net che è come se un premio giornalistico fosse organizzato da Cuore o da Il Vernacoliere, ma forse è anche meglio così.

In assoluto, secondo me, il premio più azzeccato è quello dato ad Alessandro Gilioli (miglior blog giornalistico), in quanto il suo blog sta diventando veramente bello ed importante.
Il premio più tempestivo è sicuramente quello dato a Beppe Grillo per il miglior blog andato a puttane, proprio nel giorno della presentazione del suo nuovo partito.
Ma la poca simpatia della italica blogosfera per Beppe Grillo è cosa nota e non nuova.

Il post più bello dell’anno è “19 marzo, la festa di mio papa’. Un post che nessuno leggera’ fino in fondo. Peccato.” di cloroidrato di sviluppina.
E anche su questo, concordo.
Per il resto la solita sana autocelebrazione blogettara che non fa mai male.

Luca

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Quando la citazione è d’obbligo

Ci sono blog che non posso evitare di citare.
E’ il caso del blog della Parrocchia San Francesco di Grosseto.

Il tenutario del blog, Fra Stefano, è una mia vecchia conoscenza.

Questo post è un modo per salutarlo e per dirgli che lui è sempre un passo avanti.
Ciao Stefano.

Luca

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La mia sul caso Blogbabel

Blogbabel ha temporaneamente chiuso.
Blogbabel è una classifica (un po’ a modo suo, ma lo sono tutte) dei blog italiani più influenti ed è soprattutto un aggregatore delle discussioni più seguite nella blogosfera.
Blogbabel è un servizio gratuito e, in quanto tale, gli utenti lo tartassano più di un servizio a pagamento.
Qualcuno ha montato delle polemiche gratuite e pretestuose sul fatto che non fosse possibile essere cancellati dalla classifica.
Ovvio che a quel qualcuno la propria posizione in classifica non andasse bene.

Il team di Blogbabel è da sempre permalosetto e poco incline all’autocritica.
Quindi, degni della migliore sceneggiata napoletana, hanno chiuso tutto, con la promessa sottintesa di riaprire soltanto dopo che saranno stati implorati sufficientemente per farlo.

Ci siamo stufati dell’arroganza di alcuni blogger italiani, che pensano di poter ricattare un servizio offerto alla comunità e al grande pubblico, e non perdono occasione per trasformare qualsiasi discussione in un litigio da riunione di condominio.

La mia opinione è la seguente.
Se apri un servizio gratuito, per di più destinato ai blogger (notoriamente rompicoglioni), ti devi aspettare che gli utenti faranno la cosa che riesce loro meglio: rompere i coglioni. E non puoi far niente perché loro decidano di lasciarti in pace. Troverai sempre qualcuno pronto a fare polemica.
Quindi, siccome Ludo & C. non sono sprovveduti, o sono ancora più permalosi ed irascibili di quanto fossero già (e la cosa pare impossibile) oppure si sono semplicemente stufati di offrire un servizio gratuito che non è riuscito ad avere un modello di business.
Insomma, penso che Blogbabel riaprirà non appena qualcuna caccerà fuori i soldi.
E qualcuno, anche grazie a questa polemica, caccerà i soldi.

Per approfondire, potete ascoltarvi l’intervista a Ludo, l’ideatore di Blogababel.

Luca

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Quando il blogger dà il peggio di sé

Date ad un blogger un po’ di visibilità sui media tradizionali ed il risultato sarà pessimo, per non dire pietoso.
Soprattutto quando i blogger intervistati sono proprio quelli più esibizionisti.

Ieri è stata pubblicata sul Corriere Magazine una specie di reportage sulla blogosfera italiana.
La solita classifica di BlogBabel, ormai diventata una specie di sacro testo.
Una buona idea, quella di inserire le foto reali dei blogger.
Un testo banale scritto da Stefano Landi.

Le cose peggiori sono le dichiarazioni di alcuni blogger intervistati.
Non a caso sono stati scelti Geekissimo e Robin Good, bravi soprattutto ad enumerare il numero di visitatori sul loro blog ed i fantasmagorici guadagni che hanno realizzato.

Insomma, sarebbe stato difficile scrivere cose più banali.
Lo so che il giornalista avrà arrangiato i testi, ma mi spiegate che immagine della blogosfera italiana venga fuori da questo articolo?
E perché il giornalista non ha intervistato i blogger più preparati e più influenti, come Mantellini, Conti, Sofri, Beggi o Gaspar?

Il vero blogger non lo riconosci dalle occhiaie (come recita l’incipit dell’articolo).
Semplicemente non lo riconosci, perché il vero blogger non esiste.
Chi scrive in un blog lo fa soltanto per condividere con altri i propri pensieri e le proprie esperienze.
Come quando, a scuola, prestavamo il nostro diario ad un amico o ad un’amica perché ci scrivessero qualcosa.
Poi capita anche che nei diari di scuola si riesca a scrivere grandi cose o magari cose utili a qualcun altro.
Ecco.
Le cazzate lasciamole ai giornalisti veri.

Luca

Napolux ha fatto una scansione dell’articolo, scaricabile da qui (PDF, 979 KB).

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BlogBabel smazza le carte

Le cose sono due.
O le classifiche della blogsofera sono minchiate oppure non lo sono.
Se però una classifica, come Blogbabel, introduce un cambiamento talmente drastico che in un colpo solo molti blog perdono o guadagnano centinaia di posizioni allora significa che c’è qualcosa che non va.

Ad esempio il mio blog sale dalla 681 alla 369.
Ci sono casi eclatanti come quello di Downloadblog, sceso dalla posizione 7 alla 82.

Non sono l’unico a pensarla così, anche Axell critica Blogbabel, soprattutto per non tener conto delle statistiche di Feedburner, che sono forse quelle più significative per un blogger.
Insomma, qualche tempo fa avevo provato a criticare BlogBabel, ma mi ero tirato contro le ire di Ludo, poi aiutato da Sw4n, che mi aveva definito marchettaro per Wikio.

Ribadisco ancora una volta che Blogbabel è un grande servizio, molto più attendibile di Technorati, ma sarebbe bene che decidessero una buona volta che cosa vogliono fare da grandi.
Ed in che modo.

Luca