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L’estrema occasione persa da Andreotti

Il duro e condivisibile commento su Andreotti di Mario Calabresi in una sua risposta ad una lettera di un lettore:

La battuta «in romanesco» di Giulio Andreotti è giunta fuori tempo massimo, arriva quando le polemiche sul caso Ambrosoli sono ormai sopite e i processi lontani. Per questo è ancora più stridente e fastidiosa, perché arriva nel tempo della memoria, quello in cui a ognuno sarebbe richiesto un di più di verità, di chiarezza o perlomeno di rispetto.
Il senatore a vita aveva l’occasione finale per un gesto di sensibilità, per provare a mostrare perlomeno un ravvedimento di fronte a un uomo che fu lasciato solo in vita e perfino il giorno del suo funerale. Invece si è rifugiato in una di quelle battute che lo hanno reso famoso, che per anni sono state la sua cifra e gli hanno permesso di cavarsi d’imbarazzo. Ma i tempi sono cambiati e la mia sensazione è che questo sfregio alla memoria di un grande italiano macchi anche l’ultima pagina della vita di Andreotti.
Ieri l’ex leader democristiano si è giustificato sostenendo di essere stato frainteso: «Intendevo fare riferimento ai gravi rischi ai quali il dottor Ambrosoli si era consapevolmente esposto con il difficile incarico assunto».
Quella consapevolezza è proprio la cifra della grandezza di Ambrosoli, in un’Italia che «tiene famiglia» e gira la testa dall’altra parte lui ha fatto fino in fondo il suo dovere, conscio del rischio che correva. «È indubbio – scrisse alla moglie in una lunga lettera testamento – che, in ogni caso, pagherò a molto caro prezzo l’incarico: lo sapevo prima di accettarlo e quindi non mi lamento affatto perché per me è stata un’occasione unica di far qualcosa per il Paese».

Luca

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politica

Giulio, Francesco aspetta a te

Quando senti Andreotti parlare in questo modo di Giorgio Ambrosoli ti verrebbe di dire cose sconvenienti:

…gli occhi non cambiano espressione quando, alla domanda su perché Giorgio Ambrosoli è stato ucciso, risponde così:
«Questo è difficile, non voglio sostituirmi alla polizia o ai giudici, certo è una persona che in termini romaneschi se l’andava cercando»

Perso Cossiga, quando perderemo anche Andreotti, l’Italia sarà forse un posto migliore in cui vivere
Di sicuro un posto meno cinico.

Luca

Via | Corriere.it

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vivere

Il viale del tramonto

Dopo una certa età ci si dovrebbe ritirare da qualsiasi attività.
Godersi figli, nipoti, il tempo libero.
Perché poi capita di perdere qualche colpo.
E’ normale che succeda.

E finisce così che tutti ti ricorderanno per quell’attimo di difficoltà, per quel viso fissile incapace di rispondere, con la Perego che dice: “Presidente?… Presidente?!”

Non serve essere stati re e padroni dell’Italia.
Non serve essere stato Andreotti.
Il viale del tramonto lo imboccheremo tutti.
Meglio percorrerlo soltanto con chi ci vuole bene e con chi non è costretto a mandare la pubblicità per riempire i nostri silenzi.

Luca

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politica

E questa è fantastica

Non ho vogli di dire niente su Licio Gelli e la sua avventura tv.
E poi ci ha già pensato a farlo, benissimo, Spinoza:

Tra roventi polemiche torna sulle scene televisive, a quasi novant’anni, un protagonista della recente storia italiana: in molti si chiedono se riuscirà ancora a ballare il Tuca tuca.

Licio Gelli diventa presentatore per Odeon Tv. Finalmente. Ora potrà spiegare a un pubblico più ampio le ragioni del successo del suo Piano di Rinascita Democratica.

Il suo portavoce, attuale Presidente del Consiglio, ha annunciato che, per una miglior visione dell’emittente, saranno assegnate a Odeon le frequenze di Rai 3.

Al programma, che si chiamerà Venerabile Italia, collaboreranno Andreotti, Veneziani e Dell’Utri. Priebke ha rifiutato: temeva per la sua reputazione.

La trasmissione si propone di ricostruire gli avvenimenti chiave del novecento. Ospite della prima puntata, il tecnico che montò la caldaia difettosa alla stazione di Bologna.

Sorridete pure amaramente.
Era già tutto scritto…

Luca

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politica video

Andreotti non è innocente

In Italia ci sono molti luoghi comuni basati su vere e proprie bufale.
Uno di queste è che Andreotti sia innocente.

Andreotti non è innocente, il suo reato di associazione a delinquere è stato prescritto per decorrenza dei tempi.
Così, tanto per non perdere la memoria e per non farci convincere.

L’esito del processo Andreotti ce lo ricorda Gian Carlo Caselli in questo video.

Fino al 1980 il Senatore Andreotti ha commesso il delitto di associazione a delinquere con Cosa Nostra.

Luca