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La vendetta dei figli

Quando il partito di ex-maggioranza negli USA decide di candidare una fanatica integralista come vice-presidente, non puoi stupirti più di tanto.
Sono americani, repubblicani per giunta. Che ti vuoi aspettare?

Ti stupisci, invece che esistano persone antiabortiste e favorevoli alla pena di morte, o religiose e favorevoli alla diffusione delle armi leggere tra la popolazione.
E Sarah Palin è tutte queste cose insieme.

Ma sono ancora americani e si sa che non hanno mezze misure.

Quando poi vedi il video di un padre che insegna alla sua bambina a smontare e rimontare una mitragliatrice è ormai tardi per stupirsi.
Il danno è fatto.

Non ti resta che sperare che la bambina faccia come la figlia della Palin.
Che trovi, cioè, un modo per vendicarsi.
La figlia della Palin ha trovato una vendetta semplice e piacevole, lei escogiterà sicuramente qualcosa.
I ragazzi hanno molta più fantasia dei loro, malati, genitori.

Luca

Via | Matteo Bordone

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Free Ferrara!

Ferrara sarà pure un grande opportunista ed un mentitore, ma pure lui ha diritto di parola.
Si può essere abortisti, anti-abortisti o abortisti così e così, ma a nessuno deve essere impedito di esprimere la propria opinione.

Chiunque abbia a cuore la libertà di pensiero dovrebbe solidarizzare con Ferrara.

Per questo, condivido quanto detto oggi da Luca Sofri:

Un altro caso di imbecilli che vanno a contestare aggressivamente Giuliano Ferrara, e io vado sul palco con lui e con tutte le sue moratorie.

Luca

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Ferrara e la Bignardi

Chi segue questo blog sa quanto io diffidi della crociata di Ferrara contro l’aborto.
Devo però dire che nel confronto di Venerdì scorso con Daria Bignardi, a me pare che ne sia uscito assolutamente vincitore.

La Bignardi è brava, è brillante ed intelligente, ma tende ad essere un po’ banale e piaciona.
Il confronto con Ferrara l’ha perso, soprattutto quando lui l’ha accusata di vedere il mondo come lo vede una milanese con i tacchi alti.
Lei ha confermato in pieno questo giudizio quando ha detto che le giovani donne immigrate abortiscono perché vogliono far carriera ed sviluppare le loro potenzialità di donne.
Non lo so, ma temo che non sia così.

Quello tra Ferrara e la Bignardi è un confronto che abbiamo visto ripetersi mille volte ed è un confronto che non ha soluzione per un motivo semplice: le due persone che si confrontano partono da un presupposto diverso.
Ferrara parte dal presupposto che un embrione sia un essere vivente (anche se dal punto di vista scientifico non lo è) ed in quanto essere umano deve veder riconosciuti i suoi diritti, a partire da quello alla vita.
La Bignardi ritiene che un essere umano sia tale soltanto dopo la nascita.

Il grande confronto ideologico è tutto qui.
E’ una questione filosofica, non scientifica.
Ed è un confronto che non ha prospettive di soluzione.

Nessuna legge, che sia la 194 o la 40, riuscirà mai a dipanare questa frattura.

A me, a volte, viene il dubbio che forse varrebbe la pena starsene più zitti.

Luca

Se vi siete persi l’intervista di Ferrara, eccola qui:

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Ferrara, prego, si accomodi

Io sarò pure un tipo un po’ irascibile e viscerale, ma forse non ho sempre torto marcio.
L’iniziativa, falsa e strumentalizzante, di Ferrara contro l’aborto è stata criticata pure dall’Avvenire, il quotidiano della CEI.
Possiamo quindi dire che i vescovi non appoggiano Ferrara.

Il motivo del distinguo è ovvia.

(L’iniziativa non convince perché) al di là di nobili intenti finisce per portare in modo sbagliato in mezzo alla competizione elettorale un tema morale. Come una lista di puri. Di paladini. Di specialisti. Con un grave rischio di estremizzazione, e di ghettizzazione di una parte del mondo cattolico su un tema così delicato. L’iniziativa coincide con la vocazione moraleggiante di Ferrara e con il suo modo di cortocircuitare tutto con l’azione politica, come se ciò che non fosse rappresentabile politicamente non esistesse.

Io aggiungerei pure che l’iniziativa di Ferrara non convince perché lui stesso non è convinto della sua iniziativa.
Al contrario dell’editorialista, io i nobili intenti proprio non li vedo.
Ma io sono un dietrologo e non sono credibile.

Quando un paio di giorni fa ho sentito Ferrara parlare a Matrix di dottrina morale della Chiesa mi è venuta una incontenibile voglia di vomitare.

Luca

Se volete, l’articolo completo (“Incontro con scintille dei due grandi intellettuali”) si trova nell’orrendo sito dell’Avvenire.
Andate nell’archivio e cercate la parola “Aborto” in data 21/02/08.

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politica

A Ferrara piace la vita

Ormai sappiamo tutti che Ferrara si è infatuato degli embrioni.
Dopo essere stato un sostenitore dell’aborto ora è diventato il primo anti-abortista d’Italia.
Niente di strano, in un paese in cui tutti cambiano continuamente idea.

Oggi però il direttore de Il Foglio si è spinto ancora un po’ più in là.
Sembra che sia intenzionato a creare una lista “Pro-Life” che si allerà con il centro-destra o che si presenterà addirittura da sola.

Che quello di Ferrara sia un trappolone è noto a tutti.
Qualcuno cadrà nel trappolone, ma saranno molti di più quelli che faranno finta di crederci per raggiungere il loro scopo.
Ferrara vuole difendere l’identità occidentale, altri vorranno cercare di cambiare la legge 194, altri useranno l’occasione per esercitarsi nei loro dettami integralisti.

I punti programmatici di Ferrara sono i seguenti:

  • Nessuna donna è obbligata a partorire.
  • Nessuna donna deve essere perseguita legalmente perché abortisce.
  • L’aborto è un male, va sradicato, non può essere utilizzato come strumento di controllo delle nascite, come avviene quando le donne sono obbligate ed incentivate ad abortire.

Giusto, sottoscrivo, ma c’era bisogno di fare una lista elettorale?
Su altra sciocchezzuole, tipo economia, lavoro, stato sociale, Ferrara cosa pensa di fare?
Se quello di Ferrara non fosse un trappolone, dovremmo pensare che sia uno sprovveduto od uno sciocco, ma non è così.

La cosa che però mi sconvolge di più della discesa in campo di Ferrara è racchiusa nell’ultima risposta dell’intervista al Corriere

Ferrara, chi ci sarà nelle sue liste?
«Ci saranno alcuni collaboratori del Foglio, esponenti del movimento della vita, lo proporrò a Susanna Tamaro e ad altre donne e uomini liberi.[…] »

Ecco.
Ci mancava la Tamaro in parlamento…
Ora siamo tutti.

Luca