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Referendum

Si avvicina il giorno del Referendum sulla procreazione assistita.
Le polemiche infuriano.
La chiesa italiana si è schierata chiaramente per l’astensione. Manteniamo la legge attuale. Meglio di niente.

Il papa appoggia la posizione della CEI, pur non avendo parlato apertamente di astensione.
I bravi cattolici non vanno a votare.

Io probabilmente andrò a votare. E voterò quattro NO.
Non accetto che qualcuno mi chieda di non esprimere la mia opinione.
Non mi piace che non sia stato detto chiaramente che l’astensione è stata scelta per cercare di bloccare il quorum. Si dice che ci asteniamo perché la vita non può essere messa ai voti.

Stronzate. Perché in realtà il 12 Giugno la vita sarà messa ai voti.
E tanti cattolici non andranno a votare. Salvo scoprire, il giorno dopo, che la loro astensione ha fatto vincere il SI.

E allora voglio vedere chi avrà avuto ragione.
Non si può nascondere la testa sotto la sabbia.

Restano i dubbi… Faccio la cosa giusta? Come cristiano è giusto scegliere di non seguire i consigli della CEI?
Non lo so.
Ma non voglio rinunciare a dire la mia. Non mi piacciano i trucchetti. Non si può portare via la palla per non giocare la partita.

Vorrei piuttosto capire perché non siamo ancora riusciti a convincerci e a convincere che l’embrione deve essere considerato una persona. Finché non ci sarà questa sensibilità, difficilmente riusciremo a proteggere gli embrioni.
Nemmeno imponendolo con le leggi. Che però è giusto che ci siano.

Luca

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diario

L’attesa per Tommaso

Due settimane fa abbiamo passato il fine settimana all’ospedale.

Martedì notte corsa all’ospedale perché Chicca ha avuto delle piccole perdite di sangue. Troviamo una nostra amica di turno in ostetricia, che ci rassicura.

Tre giorni dopo la cosa si ripete, così Venerdì Chicca viene ricoverata.
Controlli di routine… Tommy sta bene. Fanno l’ecografia e lui si mostra in tutta la sua simpatia.

Il Martedì ci rimandano a casa. Non ci abbiamo capito niente, o almeno non ce lo hanno fatto capire.

Comunque Chicca deve stare ferma, a casa. Sennò Tommy ci fa visita un po’ troppo presto.

Restiamo in attesa…

Luca

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cronaca

Il mistero del pianista senza voce 2

Sembra che un mimo di Roma abbia riconosciuto nel pianista senza nome un suo compagno di strada.
Intanto il mimo, che è un clandestino, rischia l’espulsione, in quanto è andato dalla polizia a dare notizie sul suo amico.

A quando una legge”umana” sull’immigrazione? Potremo mai smettere di considerare clandestini coloro che vengono nel nostro paese per sfuggire dalla miseria o dalla guerra?

Chissà che il pianista senza voce non ci aiuti a riprendere in mano la discussione sul concetto di “clandestino”

Luca

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cronaca informazione

Il mistero del pianista senza voce

In un paesino dell’Inghilterra è stato trovato un giovane, sotto i 30 anni, muto e senza memoria, che una volta messo davanti ad un pianoforte ha cominciato a suonare con maestria incredibile.
Nessuno sa chi sia. Stanno contattando tutte le orchestre europee, per cercare di dare un nome a questo pianista senza voce, che ritrova la sua identità solo nella musica.

Non so perché, ma questa storia mi ha affascinato.

Luca

Aggiornamento del 22/08/2005
Ci sono nuovi sviluppi sulla strana storia del Pianista senza voce…
Sembra che la storia sia diversa da come fu raccontata dai giornali; in particolare, sembra che non fosse affatto un pianista e pare che avesse appena tentato il suicidio quando fu trovato sulla spiaggia dell’isola.

Dovrebbe essere uno psichiatra tedesco.
Mah…

Quante cazzate ci racconteranno?!

Luca

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diario

Tommaso

Ieri sera siamo andati dal ginecologo a fare il controllo.

Tutto bene, Tommy cresce, si muove un bel po1e comincia ad avere delle dimensioni rispettabili (circa 30 cm).

Stiamo come due babbalei incollati al monitor a cercare di interpretare quei chiaroscuri, che mostrano ora una gamba, ora una mano, ora la colonna vertebrale…

E’ incredibile.

Luca