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Cronaca di un pendolare senese a Firenze nei giorni del mondiale

E quindi, cosa resterà di questo mondiale di ciclismo a Firenze?
L’idea che un’altro modo di vivere le città è possibile.

Si può anche provare ad usare meno le auto e di più i mezzi pubblici.

In vista dei mondiali di ciclismo, con tante strade chiuse e tanti parcheggi indisponibili, erano stati prospettati scenari catastrofici.
Avremmo dovuto vedere una città congestionata dal traffico.

Io ho visto strade libere, i viali finalmente percorribili dagli autobus.
Una Firenze bella come non avevo mai visto.

Poi sappiamo tutti che rinunciare alle auto è per molti difficile, se non impossibile.
I mondiali di ciclismo ci hanno però fatto vedere come sarebbe.

Luca

3 risposte su “Cronaca di un pendolare senese a Firenze nei giorni del mondiale”

e me la sono persa per stare a Tucson, mannaggia!
Comunque per il fiorentino quadratico medio la rinuncia all’auto e` pure follia; e piu` stretta e` la strada in cui abita piu` assurdamente enorme sara` il suv che compra.
(che le buste della spesa pesano, mica vorrai fare a piedi da via pietrapiana all’esselunga?!)

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