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L’Asus Eee PC 701

Sono diventato recentemente il fortunato possessore di un Asus Eee PC 701, quello con monitor da 7″, 4 GB di HD allo stato solido, 512 MB di RAM ed equipaggiato con sistema operativo GNU/Linux.
L’ho acquistato da Essedi, prenotandolo via Web e ritirandolo nel negozio di Siena; è costato 149 € (ora lo vendono a 199 €).

E’ secondo me, insieme all’Acer Aspire One, il netbook che ha più senso comprare, visto che gli altri iniziano a costare una cifra intorno ai 300 €, avvicinandosi troppo a quella di un Notebook.

Tra l’Acer e l’Asus ho scelto quest’ultimo unicamente per la possibilità (in parte smentita) di installarci Ubuntu.

L’Eee PC è un computer eccezionale, ideale per essere trasportato con facilità.
Gli unici difetti riguardano la tastiera, poco sensibile e il pulsante del touchpad che è veramente troppo legnoso. Per il resto è veramente perfetto.

Tanto per divertirmi un po’ ho provato ad installare sull’Eee PC alcune distribuzioni GNU/Linux modificate per l’uso sui netbook. Non ho nemmeno provato ad installare Ubuntu in versione standard, dato che avrei dovuto lavorarci troppo per farla funzionare decentemente.

Ecco i risultati.

  • Xandros: è una distribuzione derivata da Debian (come Ubuntu) e fornita come sistema operativo di default sull’Eee PC.
    Si intalla in pochi minuti copiando il contenuto del CD su una chiavetta USB e facendo il boot da lì. Il boot è rapidissimo, intorno ai 10 secondi e, ovviamente funziona tutto. Lascia un po’ a desiderare l’ambiente grafico e si sente la mancanza si Synaptic per l’installazione di programmi aggiuntivi. E’ pero presente un tool che permette di scaricare ed installare automaticamente gli aggiornamenti ufficiali forniti da Asus.
  • UNR (Ubuntu Netbook Remix): è la versione ufficiale di Canonical dedicata ai Netbook, in particolar modo a quelli equipaggiati con processore Intel Atom (il 701 ha il Celeron).
    Non viene caricato correttamente il modulo di gestione della batteria, tanto che il sistema la segnala come difettosa (anche se poi funziona correttamente).
    L’installazione è molto veloce, il boot medio-lento, la webcam non funziona e non funziona il tasto Fn. Quando si arresta il pc, questo rimane acceso, a meno che non si tenga tenuto premuto per alcuni secondi il tasto di accensione; probabile che sia possibile correggere il problema spulciando nel BIOS.
  • Ubuntu Eee: versione non ufficiale, che presto dovrà anche cambiare nome per motivi di marchio.
    L’installazione è personalizzabile e Ubuntu può essere anche provato in modalità Live (senza cioè installare nulla). Il boot è lentissimo, per avviarsi completamento (compreso il login) ci vuole più di un minuto e la webcam non funziona.
  • eeeXubuntu: è la versione ottimizzata per Eee PC della Xubuntu, la versione di Ubuntu per PC con poche risorse hardware. E’ poco aggiornata (attualmente è indietro di due versioni rispetto alla versione standard), l’installazione è piuttosto macchinosa e sembra che abbia problemi sia nell’utilizzo del tasto Fn che, soprattutto, nel funzionamento del Wi-Fi. Non l’ho provata, ma è indubbiamente la versione da smanettoni, da sconsigliare per utenti normali.

Le mie conclusioni sono abbastanza ovvie.
Se volete utilizzare l’Eee PC 701 senza noie, lasciate la Xandros, altrimenti divertitevi ad hackerare una qualsiasi delle altre distribuzioni.

Per me non ne vale la pena.

Luca

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tecnologia

Per favore, non comprate l’iPhone

In un momento come quello che sta attraversando il paese, in cui la crescita dell’inflazione ed i foschi presagi sul futuro energetico, inducono molti ad essere piuttosto preoccupati, il nuovo iPhone 3G a me pare un oggetto fuori luogo.

Apple ha stretto un accordo con TIM e con Vodafone per la distribuzione di iPhone in Italia e le tariffe, oltre ad essere quasi identiche, a me sembrano folli.

Chi prende iPhone in abbonamento (con incluso quindi una quantità variabile di traffico) spende dai 30 ai 200 € al mese. Poiché il contratto ha una durata di 24 mesi, un utente in totale spenderà una cifra compresa tra 720 e 4800 €.

Io vorrei sapere se è possibile spendere così tanto per un oggetto di design che non fa niente in più di un normale telefono di fascia medio-alta.
Eppure, state sicuri che fra un po’ di tempo inizieremo a vedere tanti iPhone in giro.
La mamma del tamarro hi-tech è sempre incinta.

Chiaramente, invece di denunciare l’inutilità di quest’oggettino, sono in molti a lamentarsi dei costi troppo alti, tanto che, tra le iniziative da dimenticare, c’è quella di chi ha aperto una petizione per protestare contro le tariffe troppo alte di TIM e Vodafone per l’iPhone.

Sarebbe, forse, giunto il momento che la gente smettesse di vivere al di sopra delle sue possibilità.
E sarebbe sicuramente giunto il momento di smettere di vendere oggetti di consumo a rate.
Uno stato serio non dovrebbe consentire ai suoi cittadini di indebitarsi per comprare un telefono od una tv.

Ho detto uno stato serio, vero?

Luca

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Lo strano caso della ADSL a Castelnuovo Berardenga

Vivo vicino a Siena, all’interno del Comune di Castelnuovo Berardenga.
Mi direte: “Chi se ne frega”.
Infatti.
Ma se non vivessi qui non avrei avuto i problemi che sto per descrivervi e quindi l’incipit era necessario.

Il tema in questione è la banda larga.
Il territorio comunale è molto ampio e ricco di piccole frazioni, case sparse e poderi.
Va da sé che, a parte il capoluogo, il resto del territorio non è raggiunto dalla ADSL.
Sono anni quindi che navighiamo a 56K.

Siccome la Telecom sembrava non avere nessuna intenzione di portare la ADSL nelle frazioni ancora non raggiunte dal servizio, ho sempre pensato che ci avrebbe pensato il Consorzio Terra Cablate, che è costituito dalla Provincia di Siena, da tutti i trentasei Comuni e dalle tre Comunità Montane che la compongono.

Del resto l’obiettivo statuario di Terre Cablate è (cito):

[…] portare innovazione e valore aggiunto al territorio della provincia di Siena, colmando il divario digitale esistente e creando le condizioni per estendere l’offerta di prodotti e servizi a tutte le realtà che vi risiedono, siano essi cittadini, istituzioni e aziende.

Qualche mese fa c’è però stato il colpo di scena.
Il Comune organizza un incontro pubblico in cui annuncia la possibilità di connettersi ad una rete HDSL che copre, grazie a dei ponti radio, le zone non ancora raggiunte dalla ADSL.
Ogni condominio si deve dotare di una antenna ricevente e di uno switch che propaga la connessione a tutti gli appartementi tramite un cavo ethernet.
La stranezza è che il servizio non è offerto da Terre Cablate, ma da un provider privato.
Il Comune finanzia Terre Cablate, ma poi fa fare il lavoro ad un privato.
Come se io fossi socio di una ditta di termoidraulica e mi facessi installare il riscaldamento da un’altra ditta.
Ennesimo esempio di sperpero di risorse.

Comunque sia, nel nostro condominio abbiamo montato l’antenna ricevente e fatto fare la cablatura ad un elettricista.

Ieri c’è stato un altro colpo di scena.
La ADSL è finalmente disponibile anche a casa mia.
Quindi, spendendo un terzo meno di quanto spendo ora potrò navigare ad una velocità almeno 3-4 volte superiore.

La domanda sorge spontanea.
E’ possibile che il Comune, che si era fatto promotore della soluzione Wi-Fi, non sapesse dell’imminente arrivo della ADSL?
Il sindaco, che è dipendente Telecom, non ne sapeva niente?

Aldilà delle polemiche, ora ci troviamo con un impianto che non ci serve a nulla e per il quale abbiamo speso soldi.
Anche l’attuale provider si troverà fortemente danneggiato da questa situazione.

E Terre Cablate, da noi pagata, non compie quello che sarebbe il suo naturale compito.
Credo che il Comune di Castelnuovo Berardenga dovrebbe dare qualche spiegazione…

Luca

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Sony Ericsson W300i

Alla faccia dello Skype Phone di 3, mi sono comprato il Sony Ericsson W300i.
Ha tutto quello che mi serve (almeno spero) e l’ho pagato 99 €, spese di spedizione comprese.
La cosa stupefacente è che tutto sommato l’offerta migliore era quella sul sito della TIM.
Mi toccherà sopportare l’adesivo TIM sul telefono, ma posso sopravvivere.

Grazie ad un accrocchio dovrei anche riuscire a leggerci la posta su Gmail.
Nella confezione c’è anche l’auricolare ed una Memory Stick Micro da 256 MB (supporta fino a 2 GB).

Appena lo provo, vi farò una recensione.
D’ora in avanti in questo blog si fa soltanto pubblicità gratuita.
Un po’ come su Manteblog.

Il W300i mi funzionerà anche come lettore Mp3, per i miei futuri tempi morti.
Poi vi spiegherò.

Luca

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Perché 3 Skype Phone non è un affare

Quando qualche giorno fa H3G e Skype hanno presentato il telefonino che permette di usare Skype gratuitamente su UMTS, mi sono chiesto se potesse essere un affare.
Ero abbastanza fiducioso che lo fosse.

A distanza di qualche giorno posso tranquillamente dire che 3 Skype Phone è tutt’altro che un affare, diciamo che è una mezza sola.
Il motivo è semplice.
Se prendete lo Skype Phone con un abbonamento, ve lo dovete tenere per almeno 23 mesi, se lo prendete con una ricaricabile non ve ne potrete liberare prima di 30 mesi; se decidete di recedere prima di queste scadenze dovrete rimborsare tutti mesi di canone che ancora vi mancano al saldo.

Insomma, comprare un telefonino è diventato più impegnativo di prendere moglie.
Non vi annoio ulteriormente leggendovi tutti i cavilli scritti in grigino in fondo alla pagina.
C’è da avere paura.

Mi chiedo come faccia 3 ad avere clienti.

Luca

Aggiornamento
Francesco ha fatto una sua inchiesta che sembra confermare tutti i miei dubbi e sospetti.