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Fossati in Piazza

Fossati

Sono da poco tornato dal concerto di Ivano Fossati in Piazza del Campo.
L’evento era inserito nell’ambito del festival “La Città Aromatica“.

E’ stato un bellissimo concerto.
Ivano in formissima, come sempre.
Il suo ultimo album ed il tour hanno un carattere molto rock, tanto che è tornato a suonare la chitarra ed esegue soltanto un paio di pezzi al piano.
La scaletta comprendeva quasi tutti brani degli ultimi due album, più i classici.
L’ultima canzone, “ll disertore”, è stato il solito azzeccato richiamo al pacifismo. Quello vero.
Mi sono divertito ed emozionato.
Anche se il Fossati migliore rimane per me quello seduto davanti al pianoforte.

Prima di Fossati si è esibito Niccolò Fabi. Pensavo che dal vivo mi avrebbe deluso, invece è stato molto bravo.

Bella serata insomma.
Nel salotto buono della nostra città.

Luca

Foto ivanofossati.net 

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Pit stop

Da domani faccio un pit stop.
Ho già imboccato la corsia di decelerazione.
Una settimana a casa a spupazzarmi il figlioletto.

La settimana sarà scandita dai riti palieschi.
Confusi e spaventati dai terroristi ed ancora di più da chi ci dovrebbe difendere, mi rinchiudo nella magia di una città ferma ad un paio di secoli fa.
Una settimana di tufo, cavalli, bandiere e tamburi.
Alla faccia di Bush e di Bin Laden.
Li mortacci loro!

Luca

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diario siena

Si ritorna al pezzo

Ferie 2006 finite.
Due settimane di mare volate in un attimo.

Si ritorno al tran tran.
Per fortuna che il caldo sembra che ci darà una tregua.
Si prospetta un Luglio meteorologicamente interessante.

Intanto ieri a Siena si è corso il palio.
E’ stata una bella festa, con una vittoria a sorpresa.
Quella della Pantera, che ha bruciato l’Aquila negli ultimi metri.
Finalmente una vittoria fuori dagli schemi del Bruschelli.
Era l’ora.

Intanto, nonostante la mia assenza, il mondo è andato avanti.
Con le solite guerre, le solite tragedie, le solite schifezze e le solite cose belle (ma quelle non ce le raccontano mai).

Restiamo qui in attesa di sapere se l’Italia vincerà i mondiali.
E se gli italiani avranno tempi migliori, a parte il calcio.

Intanto questa liberalizzazione delle licenze mi sembra un buon punto di inizio.
Quando le lobbies si incazzano, di solito è sempre positivo.
Significa che sono stati toccati dei privilegi.
E i privilegi non ce li possiamo proprio più permettere…

Luca

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siena

Chi di Palio ferisce…

Chi ha avuto modo di conoscere Siena ed i senesi sa che il Palio è sacro.
Nessuno lo può toccare o mettere in discussione.
Il palio è Siena. Siena senza palio non esisterebbe.

Nonostante questo, ci sono alcuni che vorrebbero abolirlo.
Di solito sono animalisti, convinti che i cavalli muoiano solo in piazza del campo.
O che la bresaola che hanno nel piatto sia fatta di soia.
Altre volte sono commentatori, anche autorevoli, che non hanno avuto modo di conoscere Siena e la sua festa.

Alcuni giorni fa si è corso a Ferrara un paliotto nel quale si sono infortunati in modo gravissimo tre cavalli, che sono stati abbattutti.
Le immagini shockanti che ritraevano i poveri cavalli azzoppati sono state trasmesse anche dai tg.
Come è normale che sia, sono state riaccese le ordinarie polemiche da parte della LAV e delle altre associazioni animaliste.
E come sempre accade, è stata tirata dentro alle polemiche anche Siena.

Su Blogfriends e su La Torre di Babele erano iniziate due discussioni, finite male entrambe.
Ho provato a far capire cosa sia il Palio di Siena per i senesi, ma non ci sono chiaramente riuscito.
Anche perché una blogger senese polemica ha fatto arrabbiare Pino Scaccia, che ha messo fine alla discussione.
Il senese, quando si sente attaccato, chiude le porte delle mura e tiene fuori gli aggressori.
Tattica discutibile, si. Ma efficace.

La colpa è mia. Chi di Palio ferisce…

Non sto ad elencare le differenze tra il palio di Siena e quello di Ferrara. Altri l’hanno già fatto in questi giorni.
Il confronto è ridicolo. E’ come paragonare il Brunello di Montalcino con il Tavernello.
Sembrano simili, ma non hanno niente in comune.
Per poterne apprezzare le differenze, bisogna assaggiarli entrambi.
In seguito non potrai mai più confonderli.

Luca

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Come non detto… Ha vinto la Torre

Torre2006

La Torre ha vinto.
Senza nessun dubbio.
Un palio voluto, costruito e portato a compimento.
In nessun momento della corsa è sembrato che la Torre questo palio potesse perderlo.

E’ il trionfo di un fantino che è diventato imperatore, governatore e stalliere di piazza.
Difficile ora pensare di contrastarlo.
A meno che non decida, con intelligenza, di lasciare qualche briciolina agli altri.

Un cannibale vero, il Bruschelli.

Luca

Foto Corriere della Sera