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Dada ed il blogging? Avanti un altro

Dada, società di RCS dedicata all’intrattenimento, celebra oggi il suo D-Day.
Il tema è il seguente:

Come community, blog e contenuti generati dagli utenti stanno cambiando la nostra vita, il mondo dell’informazione e il modo di fare business.

Per celebrare l’evento, Dada ha predisposto un blog, il D-DayBLog appunto.
Non visitatelo, non c’è niente. Soltanto qualche brutta foto di persone sedute in una platea e di relatori disposti su di un palco.

Un blog dedicato ad un evento che discute anche di quanto la rete abbia cambiato la nostra vita dovrebbe essere quantomeno decente.
E dovrebbe quanto meno ospitare i contenuti di utenti che abbiano fatto live-blogging durante lo svolgimento delle relazioni.
Niente di tutto questo, se si escludono un paio di video dall’audio incomprensibile registrati con il telefonino.

D’altra parte Dada ed il blogging mi sembrano due realtà che fino ad oggi siano andate poco d’accordo.
Anche se dovranno cominciare a farlo.
La recente acquisizione di Tipic/Splinder faceva pensare ad un rinnovato interessamento di Dada per il blogging.

Vedremo quali saranno le prossime proposte ed iniziative.
Quella di oggi, almeno per chi non era presente sul posto, si è dimostrata ridicola.

Luca

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Google ed il video del ragazzo down

E’ stato dato molto risalto dai media al caso del video apparso su Google in cui un ragazzo down viene picchiato ed umiliato dai suoi compagni di classe.
Il video, archiviato nella directory “Video divertenti” era salito al 29° posto tra quelli più visti dagli utenti. Questo fa pensare che il video sia rimasto pubblicato per alcuni giorni, altrimenti il passaparola non avrebbe permesso al video di scalare la classifica.

La riflessione che vorrei proporre non è sul contenuto del video, che è evidentemente orribile e censurabile, ma sul ruolo di Google in questa vicenda. Google avrebbe dovuto fare qualcosa per cancellare quel video? Il contenitore è responsabile del suo contenuto?

Credo che la colpa di Google non sia stata quella di pubblicare quel video, ma di non averlo cancellato in un tempo ragionevole, permettendogli così di scalare la classifica di gradimento.

E’ infatti impensabile che Google riesca a prevenire la pubblicazione di video con contenuti offensivi od illegali, ma è necessario che sviluppi strumenti capaci di prevenire casi come quello del ragazzo down.

La soluzione secondo me è “sociale”, si deve cioè avvalere della partecipazione degli utenti del servizio Google Video, che diventano essi stessi “controllori”, segnalando i video con contenuto illegale od offensivo.

Lo strumento Google ce lo ha già e lo utilizza nei blog pubblicati su piattaforma Blogger.
Si tratta dello strumento “contrassegna”. Quando un utente si imbatte in un blog che ha secondo lui contenuto opinabile lo segnala cliccando sulla bandierina posta sulla barra che appare nella parte alta della pagina Web. I blog che ricevono molte segnalazioni vengono controllati da Google che si riserva la facoltà di intraprendere le dovute contromisure.

Il Web è un calderone talmente ampio e variopinto da risultare incontrollabile.
In tutte le comunità ci sono però delle regole “non scritte” che devono essere rispettate ed il cui controllo può essere operato soltanto dai componenti di quella comunità.
Quasi tutti gli utenti di Google Video sarebbero ben lieti di poter fare qualcosa per impedire la pubblicazione di materiale offensivo.
La colpa, come sempre, non è del mezzo, ma dell’utilizzo che facciamo di quel mezzo.
I ragazzi di quella scuola pensavano di riuscire a far divertire qualcuno con il loro video.
Potevano essere fermati dagli altri utenti, senza dover aspettare l’intervento della magistratura.

Luca

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FON. Condividiamo la banda larga.

Fonera

FON è una community di persone che hanno una connessione a banda larga e che decidono di condividerla con gli altri.
I Foneros, così si chiamano i membri della community, sono dotati di un router wireless (la “Fonera”) con il quale permettono agli altri Foneros di connettersi alla rete. In cambio, ogni Fonero avrà accesso, tramite il proprio account, a qualsiasi access point sparso per il mondo.

FON

Lo scopo di FON è quello di rendere condiviso l’accesso alla banda larga e di permettere a chi ha giù una connessione domestica di potersi connettere gratuitamente anche quando non è a casa. Quello che deve fare è cercare un access point di FON e quindi fare login con il proprio account di Fonero.
Ci sono tre tipi di Foneros:

  • Linus: chi condivide la propria connessione domestica e può accedere gratuitamente a qualunque access point di FON;
  • Alien: chi non condivide la propria connessione e può accedere alla rete FON a pagamento (3 € al giorno);
  • Bill: chi naviga a pagamento, ma riceve il 50 % della cifra spesa dagli Alien per connettersi al suo access point FON;

Foneros

Se l’idea vi piace, potete acquistare la FONERA per soli 5 € (17 € spese ed iva comprese), ma l’offerta scade domani.
E’ importante sapere che potete acquistare la Fonera soltanto se siete intenzionati a condividere la vostra connessione, altrimenti lasciate perdere.

Sarei un Fonero, se soltanto avessi una banda larga da condividere…

Luca

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Moo MiniCards

Sul sito di Moo è possibile ordinare 10 MiniCards gratuite.

Andate alla pagina della promozione Skype ed inserite nella casella di testo posta sulla destra il codice Promo Code “Freebie”.
Potrete personalizzare 10 MiniCards con i testi, i colori e le emoticons che preferite.
Questa promozione gratuita scade il 30 Ottobre, quindi affrettatevi!!!

Io approfittai anche della promozione riservata agli utenti PRO di Flickr, e mi feci mandare 10 MiniCards personalizzate con foto prese dal mio account Flickr. Dopo due settimane mi arrivò un pacchettino con le MiniCards e devo dire che sono fantastiche!

Lo so che è pubblicità gratuita, ma quando le iniziative commerciali sono carine, perché non diffonderle?!

Luca

Skype MiniCards Box and Cards, originally uploaded by richardmoross.

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Domani Firefox 2 vincerà la battaglia contro IE 7

Domani verrà rilasciata la versione 2.0 di Mozilla Firefox.
La release segue di alcuni giorni quella di Internet Explorer 7, anche se quest’ultimo non è ancora disponibile in versione italiana.

L’uscita, quasi contemporanea, dei due browser più utilizzati permetterà agli sviluppatori WEB di fare facilmente confronti ed analisi incrociate.
Entrambi sembrano puntare tutto, o quasi, sulla sicurezza, la vera chiave di volta.
Entrambi sembrano aver fatto poco o nulla per il social browsing, cioè per aumentare la capacità del browser di interagire con gli strumenti partecipativi (Flickr, del.icio.us, blogging). In questa direzione Flock era avviato su una buona strada, ma al momento rischia di affermarsi come l’ennesima promessa mancata del Web 2.0, se è vero che stiamo ancora aspettando la versione 1.0.
Tutti pronti agli aggiornamenti quindi, ma non aspettatevi grossi cambiamenti in quello che sarà il vostro approccio al WEB.
A meno di sorprese inaspettate dal team di Flock.

Intanto Luca Conti ha organizzato per Giovedì 26 Ottobre alle 21:30 uno skypecast, per discutere di Firefox 2.0.
Dovrebbe essere presente un esponente di Mozilla Italia, al quale sarà possibile esporre le proprie domande.
Una specie di Firefox Party su Skype.

Io, utente 56K, non potrò essere presente.
Grazie a Telecom che mi impedisce di accedere alla banda larga.
Magari mi ascolterò il podcast nei giorni successivi.

Luca

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