Massimo Gramellini è molto bravo a raccontare storie.
Spesso scrive cose intelligenti e di buon cuore.
E’ molto meno bravo quando ragiona di politica, debordando alternativamente nel populismo o nel governismo.
Oggi attacca Matteo Renzi in modo abbastanza gratuito, difendendo l’indifendibile.
Perché il Ministro Cancellieri è indifendibile e non si tratta di calcoli elettorali, anche se pure quelli non guasterebbero nel caso del PD, ma di buon senso.
Un Ministro della Repubblica non si può occupare direttamente della sorte di una sua amica di famiglia.
Non è una questione giudiziaria, ma una questione di etica politica.
Non si difendono i propri interessi o quelli dei propri amici utilizzando il ruolo istituzionale che si sta occupando.
Il PD, decidendo di difenderla, realizza l’ennesimo suicidio politico.
E, in tutto questo, i sondaggi danno il centro-destra davanti al centro-sinistra.
Avete presente lo stato di salute del centro-destra italiano, vero?
Ecco, il PD gli sta dietro.
Diciamo pure che la Cancellieri dovrebbe essere soltanto la prima di una lunga catena di dimissioni.
Mi sembra che Gramellini questa volta abbia sbagliato il destinatario del suo stucchevole moralismo all’incontrario.
Luca