Categorie
informatica informazione tecnologia

Sarà per la prossima

Oggi la salute, fisica e mentale, non mi assiste, quindi non riesco a fare una disanima del keynote di ieri sera di Steve Jobs.
L’unica cosa che ho capito è che le mie speranze per ora sono rimaste vane, nel senso che è stato prestentato soltanto un nuovoa aggeggio fichissimo, ma quello che ci riusciremo a fare non è ancora chiaro.

La mia impressione è che come e-book reader l’iPad non sarà da preferire al Kindle, in quanto quest’ultimo ha lo schermo passivo e non stanca nella lettura.
Se mi dovessi sbilanciare direi che l’iPad sarà un gingillo molto carino per fare giocare chi se lo potrà comprare e la gente continuerà ad usare computer ed iPhone.

Ma non datemi troppa fiducia, io a suo tempo previdi che l’iPhone sarebbe stato un fallimento.

Luca

Categorie
informatica informazione internet

Momenti epocali

Paolo De Andreis lascia Punto Informatico, dopo il cambio di proprietà dei mesi scorsi.

Punto Informatico è stato un mezzo importante nella formazione delle persone che oggi operano e lavorano nei settori dell’informatica, di internet e dei nuovi media.
Ormai da tempo Punto Informatico non è più il punto di riferimento che era se si eccettuano alcune eccellenze, su tutti Contrappunti, la rubrica settimanale di Massimo Mantellini.

Palo De Andreis se ne va e si butta in qualche nuova avventura.
Probabile che venga fuori qualcosa di intelligente.

Luca

Categorie
informatica internet

Bing

Tra tutte le cose fatte da Microsoft il motore di ricerca è indubbiamente la cosa che gli è sempre venuta peggio.
Bing, l’ultima versione, dicono funzionare piuttosto bene.
Quantomeno meglio di Live Search che era indiscutibilmente ridicolo.

bing

Su Wired di questo mese si racconta la storia di PowerSafe, la società che ha sviluppato il motore che sta dietro Bing e che è stata comprata per 100 milioni di dollari da Microsoft.

La storia è interessante, non solo perché PowerSafe è stata fondata da Lorenzo Thione, un trentenne italiano emigrato negli USA, ma anche perché spiega come Bing si prefigga di effettuare le ricerche interpetando le frasi digitate dall’utente, non semplicemente analizzando le parole chiave.
Del tipo che se scrivo “Chi ha ucciso JFK” il motore di ricerca non mi dovrebbe indirizzare verso una pagina che parla di JKF, ma verso una che contenga la risposta alla domanda (in questo caso “Lee Harvey Oswald”).

Lorenzo Thione spiega come l’idea che sta dietro a Bing sia basata sull’analisi logica del testo e per questo motivo al momento funziona bene soltanto nella versione inglese.
Per funzionare in altre lingue il lavoro deve essere ovviamente replicato.
Bing in italiano sfrutterà appieno la tecnologia di analisi del testo soltanto dalla fine del 2010, per ora funziona come un motore di ricerca normale.

Interessante.

Effettivamente se cerchi qualcosa su Bing in italiano non trovi le risposte alle tue domande.
A volte non trovi nemmeno le parole chiave.
La cosa preoccupante è che lo stesso vale per la versione inglese.

Insomma, forse dobbiamo aspettare ancora, ma io non trovo ancora un motivo valido per abbandonare Google.

Luca

Categorie
informatica tecnologia

Nokia e i netbook

Il netbook che Nokia presenterà a Settembre sembra piuttosto bello.
Peccato che abbiano scelto di usare Windows e che probabilmente ci monteranno sopra tanto software inutile.

Se riescono a tenerlo sotto i 300 € potrebbe comunque essere un’alternativa interessante.
Temo invece che costerà un botto.

Luca

Categorie
informatica internet

Google Chrome OS

Un po’ a sopresa Google ha annunciato il lancio del suo sistema operativo che, a differenza da quanto ritenuto da molti, non avrà niente a che vedere con Android che resterà l’ambiente di sviluppo destinato ai cellulari.
La scelta del nome (Chrome OS) non è casuale perché il sistema operativo di Google ruoterà tutto intorno al browser sfruttando le ormai tante applicazioni Web sviluppate dalla casa di Mountain View (email, documenti, aggregatore, mappe…).

Chrome OS sarà infatti destinato prevalentemente ai netbook, cioè ai piccoli portatili con prestazioni ridotte e destinati principalmente alla navigazione su internet (come l’eee pc della Asus dal quale sto scrivendo).

L’esperimento di Google non è propriamente una novità.
Da alcuni giorni sto testando Jolicloud che è una distribuzione Linux ottimizzata per i netbook e che usa principalmente applicazioni web.
Mentre Chrome OS sfrutterà l’omonimo browser, Jolicloud utilizza Prism di Mozilla.

Insomma, l’annuncio di Google ha suscitato un giusto interesse, ma da qui a pensare che possa impensierire Microsoft ce ne corre.
Alcuni motivi del perché Chrome OS non potrà essere adatto a tutti gli utenti li spiega bene Cristian Conti.

Luca