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Svegliati belin

Marco Imarisio sul Corriere di oggi.

Questo fagotto avvolto in una giacca dei vigili del fuoco che passa di mano in mano era una bambina che si chiamava Janissa. Bennardo Sanfilippo lo pesca dall’acqua nera con una mano, appoggiandosi alla ringhiera, sperando che sia una bambola. Lui è una guardia penitenziaria, stava portando un detenuto al Pronto soccorso quando ha saputo. Sta scavando a mani nude, si è buttato qui dentro per cercare sua moglie Angela, e ancora non sa che anche lei è in questo sottoscala diventato pozzo, una tomba d’acqua che ha inghiottito sei esseri umani, a cento metri dal centro di Genova. La guarda, non sa cosa fare. Comincia a cullarla, la tiene tra le braccia, «svegliati belin, svegliati ti prego». Un pompiere gliela prende con delicatezza, e intanto piange, la copre con il suo giaccone, ma non sa a chi darla, Janissa viene deposta sul marciapiede dall’altro lato della strada. Ha la faccia gonfia di chi è morto annegato, indossava una felpa rosa di Hello Kitty, tra un mese avrebbe compiuto il suo primo anno di vita.

Luca

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Non si condannano le persone senza prove

Gli indignati, categoria oggi molto in voga, si scaglieranno contro la sentenza di Perugia, dove Amanda e Raffaele sono stati assolti in appello per l’omicidio di Meredith.

Eppure, all’indignazione, c’è da contrapporre un’unica replica dettata dal buon senso.
Non esiste una sola prova che siano stati quei due ragazzi ad uccidere Meredith.
Magari sono stati loro, ma nessun tribunale umano è in grado di stabilirlo.

Stefano Nazzi, tre mesi fa sul Post si chiedeva per quale motivo Amanda e Raffaele fossero in carcere da quattro anni. Perché questi due, ridendo e scherzando, si sono fatti quattro anni di carcere.

Un’altra leggenda da sfatare è quella del povero africano condannato e dei due giovani rampolli di buona famiglia assolti.

Rudy Guede, il povero africano, è stato condannato in via definitiva avendo scelto il rito abbreviato ed avendo confessato l’omicidio, pur tirando in ballo un misterioso quarto uomo che lo avrebbe obbligato a farlo, ma che non è mai stato individuato.

Amanda e Raffaele, i due rampolli di buona famiglia, sono stati assolti perché le perizie del processo di appello hanno stabilito che non ci sono prove certe che i due fossero sulla scena del delitto.

Ora, detto questo, non pensate che ci sarebbe stato da indignarsi se questi due non fossero stati assolti?

Luca

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E’ un incidente. Punto e basta

piazza del campo

Non credo si possano trovare sempre cause certe e motivazioni tecniche negli avvenimenti.
Soprattutto nelle tragedie.

I ragazzi che sono morti in Germania sono morti perché le cose sono andate storte e una scelta logistica sbagliata, che in condizioni normali avrebbe potuto causare magari soltanto qualche malore, ha generato una situazione nella quale la gente è finita calpestata ed è morta.

Non c’entra la musica techno, non c’entra la droga e non c’entra nient’altro.
C’è semplicemente un momento in cui tutti gli ingranaggi si sincronizzano per far andare le cose nel peggiore dei modi possibile.

Potremmo discutere di quanto in certi momenti la morte ci sembri ingiusta, ma questo lo potremmo fare sempre e non è di questo che stiamo parlando.

Lo sprovveduto di Bertolaso, a cui i frequenti massaggi hanno sciolto troppo la lingua, perde l’ennesima occasione per stare zitto dicendo che in Italia non sarebbe potuto succedere perché:

Nel nostro Paese “c’e’ un comitato per la sicurezza presieduto dal prefetto” che “vaglia piani di accoglienza, di ingresso e verifica le vie d’uscita”

Se vuole, a sua eccellenza Guido Bertolaso posso iniziare a fare l’elenco delle occasioni in cui sarebbe potuto succedere.
A Siena potrebbe succedere almeno due volte l’anno, quando si corre il Palio in una Piazza sigillata ed in cui per due ore l’unica via di fuga è larga 10 metri e in cui basterebbe un momento di panico collettivo per scatenare l’inferno.
E di situazioni come questa ce ne sono a centinaia ogni anno nel nostro paese.

Oggi è troppo facile osservare quel tunnel di Duisburg e notare quanto sia stretto.
Sono sicuro che qualche giorno fa ci sarebbe sembrato larghissimo.

A volte basterebbe star zitti.
Non è poi così difficile.

Luca

Foto | Wikipedia

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Avete visto? Hanno dato una traccia sugli UFO

Stamattina sono iniziati gli esami di maturità.
I giornali hanno subito divulgato le tracce dei temi di italiano.
Dicendo menate, come riescono a fare benissimo.

In particolar modo hanno detto che al liceo scientifico era stato assegnato un tema sugli UFO.

Che scandalo!
Tutti a stracciarsi le vesti, a dare dell’incompetente alla Gelmini.
Gilioli ha ovviamente lanciato la sua fatwa quotidiana.

A me non pareva una traccia così ridicola.
In una discussione su FriendFeed ho azzardato che forse il tema non era sugli UFO, come dicevano i giornali, bensì sulla ricerca di vita extraterrestre e sulle esplorazioni spaziali, e che quindi poteva addirittura essere una traccia interessante e stimolante per un ragazzo diciottenne.

Poi si è scoperto che era davvero così, nonostante a Repubblica continuino a titolare: “E alla maturità sbarcano anche gli UFO“.

Fa piacere che persone competenti, come Amedeo Balbi di Keplero.org, la pensino più o meno come me.

Che cosa si può dire del tema tecnologico dell’esame di maturità di quest’anno?

Intanto, che non è un tema sugli UFO, come si sono affrettati a dire quasi tutti i giornali stamattina, prima ancora che fossero rese pubbliche le tracce complete. È il tipico caso in cui si farebbe bene ad aspettare un po’, prima di trarre conclusioni sbrigative. È un tema sulla ricerca di vita nell’universo. “Siamo soli?” è un argomento legittimo, che si può affrontare tranquillamente dal punto di vista scientifico.
[…]
Semmai, ci si potrebbe chiedere se un ragazzo del liceo abbia gli strumenti adeguati per affrontare un argomento di tale complessità, o se questo fosse il tema più adatto tra i tanti possibili. Ma questo è un altro discorso. Quello che è certo è che i ragazzi queste domande se le fanno; sono domande interessanti, e si può imparare tantissimo (aiutati da bravi insegnanti) cercando di trovare una risposta scientifica.

Poi, finché una classe di intellettuali sopraccigliosi e con poca cultura scientifica risponderà a questioni legittime semplicemente facendosene beffe, continuerà a succedere quello che succede già: e cioè che le risposte, a quei ragazzi, le darà Roberto Giacobbo.

Luca

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cronaca

Babbo è tornato

Paige Bennethum

Qualche mese fa vi accennai alla storia del Sergente Bennethum e di sua figlia che non voleva lasciarlo partire per l’Iraq.

A Febbraio era tornato per qualche giorno a casa.

Ora è tornato definitivamente.
E siamo felici per loro.

Luca

Via | Francesco Costa