Ho deciso di testare il mio grado di popolarità in rete chiedendo di essere invitato all’incontro che il Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali ha organizzato con i bloggers.
Un incontro di bloggers avrà luogo nel pomeriggio del 2 maggio prossimo. L’evento, organizzato dai Pontifici Consigli della Cultura e delle Comunicazioni Sociali, ha come obiettivo quello di permettere un dialogo tra bloggers e rappresentanti della Chiesa, per condividere le esperienze di coloro che sono attivi in questo campo e per meglio capire le esigenze di tale comunità. L’incontro servirà anche a presentare alcune delle iniziative che la Chiesa sta attivando per il mondo dei nuovi media, sia a Roma, sia a livello locale.
L’iniziativa è anche lodovele, ma l’iscrizione è ristretta a soltanto 150 invitati.
Con tutti i blog ciellini che ci sono là fuori non ce la farò mai ad entrare.
Se mi invitano prometto che farò il bravo.
Intanto iniziamo subito a perdere un po’ di punti.
Il banner che promuove l’evento è orrendo.
Spesso, quando gli esperti di socialcosi devono fare l’esempio di un blog di successo che però è estraneo al mondo dei socialcosi, fanno quello di Beppe Grillo.
Ora che il blog di Beppe Grillo è diventato un mostro politico-commerciale, secondo me l’esempio ideale è un altro.
E’ il blog di Linus.
Lui non frequenta i socialcosi, se ne disinteressa proprio.
Scrive una cosa, la passa alla persona di Radio Deejay che si occupa di pubblicargliela nel blog e lì più finisce o meno la sua interazione con lo strumento.
Ai commenti non risponde sul blog, ma, quando lo fa, lo scrive direttamente in un post successivo.
Insomma, Linus si comporta nel modo opposto a quello che il manuale del bravo blogger consiglierebbe.
Nonostante questo il suo blog è bello ed interessante.
Sia quando parla dei tempi fatti nelle sua gare di podismo, sia quando racconta della sua vita in radio o quando parla della sua vita famigliare.