Categorie
politica

Sulle sardine

Dirò anch’io la mia sulle Sardine.
Stamani guardavo le foto della manifestazione di ieri a Roma e mi si è fermato lo sguardo su questa di Mattia Santori, uno degli organizzatori delle Sardine ed ho pensato: “Cosa gli vuoi contestare ad un ragazzo con questa faccia qui?”.

Quello che penso delle Sardine è che siano una cosa buonissima, sana e benvoluta.
Veniamo da anni di avvelenamento del dibattito pubblico e politico; abbiamo subito il vomito e l’odio di Salvini e Meloni (la seconda con molto meno influenza), con le loro strategie di comunicazione in cui siamo tutti caduti molto ingenuamente. Il risultato è che da almeno due anni stiamo continuando a parlare del nulla, inseguendo le idiozie messe in giro dagli staff social di Salvini e Meloni, assecondati da una classe giornalistica mediamente incapace di alzare il livello del dibattito.

In questo panorama, credo sia un segnale importante che quattro ragazzi si riuniscano e decidano di voler dimostrare a sé stessi e agli altri che si può anche parlare un altro linguaggio, che possiamo tentare di elevarci un attimo dal piano del dibattito pubblico e che non è vero che tutta l’Italia subisca passivamente la narrazione salviniana.

Quindi dobbiamo ringraziare Mattia ed i suoi tre amici perché hanno fatto solo del bene a questo paese.

Sul futuro delle Sardine ho poi però un mio pensiero, che è quello secondo il quale le Sardine non dovrebbero avere un futuro. Dovrebbero rimanere una meteora che per un attimo ha squarciato il buio, indicando a tutti che c’è dell’altro oltre l’oscurantismo della destra. Nel momento in cui le Sardine si organizzeranno ad un livello superiore a quello attuale, temo che la loro credibilità possa deteriorarsi nel giro di una settimana. E sarebbe un peccato.

Sulla nostra classe politica di centro-sinistra, tutta dedita a congratularsi con le Sardine e a proclamare sui social la loro gioia, avrei da dire cose molto dure, che però non dirò. Viviamo immersi in parole brutte, non voglio aggiungerne altre.
La suddetta classe di centro-sinistra dovrebbe però rendersi conto che le Sardine sono nate perché c’era un vuoto da riempire e loro lo hanno riempito.

Vedere i politici di centro-sinistra congratularsi con le Sardine è la dimostrazione perfetta dell’inettitudine di quella stessa classe dirigente. La cosa giusta da fare sarebbe quella di tacere, raccogliere le idee uscite da quelle piazze, mettere a lavorare quelli che dovrebbero fare strategia e tentare di tornare ad avere un’influenza su questo paese.
E invece, no, si congratulano con chi ha riempito il vuoto che loro stessi hanno creato.

Luca

Foto da Il Post
(ANDREAS SOLARO / AFP)