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Quelle scritte NO TAV nelle scuole occupate

Nel mio peregrinare quotidiano mi capita spesso di passare davanti ad un grande Liceo fiorentino.
Un bel palazzo con vista su Ponte Vecchio (chissà se i ragazzi e le ragazze si rendono conto del privilegio che hanno, ma questo è un altro discorso).

Tra i vari striscioni appesi sopra l’entrata della scuola, ci sono anche alcune bandiere dei NO TAV.

Ecco, lo so che sono ragazzi, che probabilmente c’è qualcuno dietro di loro che si diverte ad indirizzarli verso direzioni che nulla hanno a che fare con il loro vissuto e che non possiamo prendere tutto troppo sul serio perché sono ragazzi, appunto.
Io vorrei però andare da quei ragazzi e da quelle ragazze e spiegargli come fra un po’ di anni malediranno le carenze infrastrutturali del nostro paese che non ci permettono di muoverci con la velocità che sarebbe degna di un paese moderno.

Trenitalia ha presentato nelle scorse settimane un nuovo treno che collegherà Roma e Milano in 2 ore e 20.
Eppure sappiamo quante opposizioni ci sono state contro l’alta velocità ferroviaria, ma anche contro il raddoppio del tratto appenninico dell’Autostrada del Sole.
Eppure basta chiedere a chi si ritrova spesso a viaggiare per lavoro, quanto sia migliorata la vita di chi deve viaggiare su e giù per il paese.

Insomma, quei ragazzi e quelle ragazze che occupano le scuole dovrebbero chiedere treni più veloci, che riescano a tener dietro alla loro voglia di trovare nuove opportunità.
Dovrebbero sperare di arrivare da Roma a Milano in 1 ora, non auspicare il ritorno ai trenini regionali.

Proprio per questo spero proprio che, chi ha suggerito di mettere quelle insegne NO TAV nelle scuole, sia molto più vecchio dei ragazzi che quella scuola frequentano.

Luca

6 risposte su “Quelle scritte NO TAV nelle scuole occupate”

Molto limitata come analisi, e che ignora esattamente come vengono spesi male i soldi per le infrastrutture (tralascio se le ignori per ignoranza o per partito preso). Sul tratto appenninico e i disastri che ha causato con un lavoro inutile ma che ha arricchito molti sono stati scritti diversi libri, che evidentemente ignori. Sul fatto che il TAV tratto Torino Lione sia un lavoro che costa troppo rispetto a quello che risolve persino in Francia ci stanno arrivando, a parte che a livello Europeo è stata privilegiata la linea Nord sud da Rotterdam come molto più importante (e su cui investire, visto che gli investimenti non sono illimitati). Insomma, qui si dicono tre cose senza motivarle e senza fare riferimento alla messe di dati su cui basare un’ analisi seria.

Allora dico la mia: non è che molti di quegli studenti vengono tutti i giorni a scuola con i trenini regionali inesistenti, visto che non tutti abiteranno con vista su Ponte Vecchio, e può essere che senza venir sobillati da nessuno ma guardando semplicemente alla loro realtà dei fatti, si sono fatti due ragionamenti su dove servono davvero gli investimenti di mobilità n Italia? Ipotizzo, eh, visto che evidentemente tre cose in più sull’ argomento devo averle lette, ma non sono nemmeno io un’ esperta. Solo che se quelle tre cose sono arrivata io a leggerle che vivo all’ estero e ho meno occasione di informarmi sui media italiani, come mai un opinionista non fa la fatica di cercarsele, prima di scrivere un brano suggestivo, ma inutile?

Certo che i soldi vengono spesi male, che si potrebbe sempre far meglio, è tutto vero.
Ma quando costruirono l’autostrade del sole ci furono molti che si opposero perché la ritenevano un’opera inutile.
La stessa cosa è successa con l’alta velocità ferroviaria.
I ragazzi oggi non utilizzano i trenini regionali, ma fra 10 anni dovranno probabilmente spostarsi per lavoro e potranno andare a Milano in un’ora e mezzo di treno; questo significa poter andare a Milano e tornare in giornata senza troppi problemi.
Se avessimo ascoltato i catastrofisti, oggi avremmo ancora l’Italia divisa in due.
Ed avremmo tutti molte meno opportunità.

Poi ognuno ha le sue idee, non ci sono problemi.
E comunque non sono un opinionista, ho soltanto delle opinioni. 🙂

io penso che qualsiasi decisione si prenda ci siano delle conseguenze che non è saggio ignorare.
un po’ come le medicine, fanno bene, se servono e quando servono ma anche quando servono ci sono delle controindicazioni che devono essere conosciute.
la TAV ad esempio è un’opera la cui utilità e necessità si basa su stime di traffico merci ferroviario futuro che sono quantomeno dubbie ma dando anche per scontato che avvenga il miracolo di una richiesta in quella tratta tale da giustificare la spesa occorrerebbe valutare se, quella stessa somma, non potesse essere più utilmente impiegata, chessò, per evitare alluvioni a Genova, lungo il corso del Po, frane e smottamenti sparsi, l’edilizia scolastica, etc. etc.

prima di avventurarmi a dare del catastrofista o ridicolizzare tutti quelli che hanno opinioni diverse paragonandoli a quelli che erano contrari all’autostrada del sole, o come fa Renzi dicendo quelli che mettono il gettone nell’iphone, il rullino nella macchina digitale, consiglierei un po’ di approfondimento, non partire subito lancia in resta…..

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