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diritti umani

Si, la guerra fa schifo, ma qualcuno mi indichi un’alternativa

Non ci sono i buoni e non ci sono i cattivi.
Ma ci sono cattivi più cattivi degli altri.

Qualcuno mi spieghi, senza ricorrere ad inutili astrazioni romantiche, in che modo possiamo riuscire a fermarli senza ricorrere alla guerra.
Temo che la risposta stia ancora soffiando nel vento.

Luca

6 risposte su “Si, la guerra fa schifo, ma qualcuno mi indichi un’alternativa”

Non posso darti torto, a questo punto della situazione. ADESSO è necessaria, così almeno penso, una soluzione armata. Il problema è che, se guardi indietro, tutte le guerre condotte dagli USA negli ultimi anni sono scoppiate in paesi in cui il potere era stato armato e incoraggiato proprio dalla politica americana.
Non serve a niente, ne sono consapevole, ma forse dovremmo agire preventivamente, smettere di intrometterci sempre nelle cose altrui, per poi distruggere ciò che noi stessi abbiamo costruito. Intendendo per “noi” l’occidente.
Ma sono solo parole, lo capisco.

C’è una sorta di compiacimento nel dire “non c’è alternativa” scarica dalla responsabilità, dalla fatica di trovare le alternative ma è anche una sorta di giustificazione della terribile caduta di sensibilità che tutti noi abbiamo avuto da 30 anni a questa parte.
Pochi decenni fa avremmo reagito immediatamente e in massa per un centesimo degli orrori che quotidianamente dobbiamo sopportare, l’ultimo residuo di sensibilità il dire “la guerra è follia” lo abbiamo venduto al Papa, che dirlo noi ci vergognavamo un po’.
P.S se solo il 10% delle spese in armamenti fossero impiegati in aiuti ai civili non ci troveremmo in questa situazione, non è vero che non ci sono alternative anche solo al 10%

>se solo il 10% delle spese in armamenti fossero impiegati in aiuti ai civili non ci troveremmo in questa situazione

non si capisce (o meglio, non capisco) da dove vengano questi numeri: nel senso, magari non il 10 ma il 20 o cosa? a me onestamente sembra una frase buttata lì per dire qualcosa, quando spesso invece c’è ben poco da dire.
e comunque, fa specie citare joker, ma: “certi uomini non cercano qualcosa di logico… Non si possono né comprare, né dominare. Non ci si ragiona, né ci si tratta. Certi uomini vogliono solo veder bruciare il mondo”

Mi dispiace ma devo dare ragione a Diego Guidi, nel senso che talvolta non sembrano esserci vie d’uscita. E’ brutto da dire ma ci sono davvero persone che vogliono vedere bruciare il mondo e non conoscono altra lingua oltre a quella dell’aggressione.
E’ brutto, lo sappiamo tutti bene, ma è così.
Sulle spese per armamenti non conosco i numeri reali ma certamente sono d’accordo sul fatto che siano un problema. Io però, e faccio mea culpa, non vedo soluzioni all’orizzonte, non so individuarne. Talvolta la violenza va davvero fermata. Ci sono esempi nella storia che lo insegnano.

Davvero il problema è smettere di pensare che ci siano alternative alla guerra (che tipo di guerra poi ? Luca non lo dice) e accettare che “talvolta la violenza va davvero fermata” ?
Ma certo che la violenza va fermata e mica talvolta.

Il problema è come, perchè se vogliamo dire che quelli che combattono con successo l’Isis sul campo e non da un aereo sono quelli, e soprattutto quelle, uomini e donne del PKK, un’organizzazione inserita nella lista di quelle terroriste, allora i contorni delle affermazioni assumono un significato.

Se invece vogliamo fare solo polemica con chi pensa che reagire militarmente non sia la sola e forse neanche la più efficace risposta ad una aggressione, accomodatevi.

L’Isis non è nata ieri, dov’erano quelli che “non c’è alternativa” quando ha incominciato ad espandersi, troppo comodo non fare niente prima per poi arrendersi alla guerra inevitabile quando, forse, è già troppo tardi.

Questa logica fa in modo che ora ci si limita a bombardare dall’alto poi quando anche questo sarà considerato insufficiente si comincerà a dire che non c’è alternativa all’intervento di terra e chi interverrà a terra ?

I soldati americani o quelli inglesi o dei mercenari ?

Non basta dire non c’è alternativa alla guerra e non serve fare ironia sulla tremenda sproporzione tra spese militari e aiuti alle popolazioni civili, è anche una questione di soldi, i militanti dell’Isis ricevono uno “stipendio” molto maggiore di quello dei soldati iracheni che dovrebbero combatterli.

Di che parliamo ?

“Non c’è alternativa alla guerra” è solo un alibi per la nostra assoluta incapacità nel combattere le ingiustizie tra i popoli e nei popoli.

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