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Le armi spuntate dell’occidente contro Putin

Christian Rocca ha scritto una cosa che a me sembra molto interessante sul perché Europa e Stati Uniti non possano far altro che stare a guardare le scorribande di Putin.

Che fare con Putin
Non possiamo fare niente, è la risposta breve. La colpa è nostra, dell’Occidente, dell’Europa e dell’America di Obama.
La risposta lunga è più articolata. Tutto nasce da un errore geopolitico americano, quasi integralmente attribuibile a Obama, ma anche dal pessimismo dietrologico della leadership russa.
Nel 2008, pochi mesi prima delle elezioni americane, successe la stessa cosa, e sempre a cavallo delle Olimpiadi (a Pechino, in quel caso): Putin invase la Georgia che si voleva occidentalizzare. Bush era in uscita e ai minimi termini, Obama rappresentava il nuovo e il suo sfidante John McCain fu sbertucciato da stampa e tv per aver promesso supporto ai leader democratici georgiani. Vinse Obama, la Georgia perse l’Ossetia e Putin capì che avrebbe potuto fare quello che voleva.

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Luca

Una risposta su “Le armi spuntate dell’occidente contro Putin”

mah a me sembra una analisi semplicistica (detto da uno che di geopolitica ne capisce una cippa…)
putin è forte perchè ha il gas, e alla gente serve il gas, ossezia o meno sarebbe cambiato ben poco, a meno di pensare veramente alla terza guerra mondiale…
bush ha fatto una mossa politicamente intelligentissima, ovvero cercare e trovare risorse naturali in alaska: obama ha preso quelle risorse, ci ha aggiunto un pò di energia solare e ha reso gli usa molto meno dipendenti dall’esterno per quanto riguarda le risorse naturali.
quindi: so ca**i nostri, fondamentalmente.

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