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Sono state giornate furibonde, senza atti d’amore

Abbiamo molto sperato e sofferto in questi giorni.
Sperato che la nostra classe politica riuscisse a fare delle scelte giuste e sofferto perché ogni ora che passava prendevamo atto di quanto le nostre speranze fossero illusorie.

Abbiamo assistito alla morte del Partito Democratico così come lo avevamo immaginato e pensato.
Un partito riformista moderno e coraggioso.
Niente di tutto questo.

In molti si sono chiesti perché il PD non si sia indirizzato verso la scelta di Rodotà, nel giro di un paio di giorni diventato improvvisamente l’uomo della provvidenza.
La risposta è tanto semplice che pare perfino inutile ribadirla.
Rodotà avrebbe preso ancora meno voti di quanti non ne abbiano presi Marini e Prodi.
Il PD si sarebbe spaccato nuovamente e Bersani, che pure le ha sbagliate tutte, non poteva sbagliarne un’altra.
Napolitano era l’unica soluzione praticabile.
Del resto fino a poche settimane fa erano ancora in molti che speravano in una sua riconferma, ricordate?

Ora il PD probabilmente si spaccherà.
Vendola si appresta a costruire l’ennesima costola della costola della costola della sinistra, forse insieme a Fabrizio Barca che oggi, dopo giorni di assoluto silenzio, con spietato opportunismo o innocente dilettantismo, si è espresso contro la riconferma di Napolitano.
Il PD verrà traghettato verso il prossimo congresso da Enrico Letta che farà il governissimo con il PDL e seppellirà nella cenere quelle poche speranze di vita che ardevano ancora nel cuore degli elettori del PD.

Il Movimento 5 Stelle avrà buon gioco.
Hanno deciso di non decidere niente, se ne sono stati sul loro albero a guardare gli altri che si divoravano a vicenda e, con buona probabilità, si comporteranno così per tutto il resto della legislatura.
Avrebbero potuto cercare di collaborare con il PD per attuare quelle poche riforme che potevano bastare prima di tornare al voto, ma hanno deciso di non sporcarsi le mani e di potersi riproporre innocenti come delle verginelle alle prossime elezioni.

Il vero vincitore è ancora una volta Berlusconi che, a questo punto, avrà tutto da guadagnare nel cercare di tornare a votare e ad ottenere l’ennesima investitura elettorale.

Non invochiamo Matteo Renzi come salvatore del partito e della patria, perché ora c’è da ricostruire su delle macerie e il congresso non ci sarà prima di Ottobre e saranno mesi di stillicidio intollerabile e sfiancante che non sappiamo dove ci potranno indirizzare.
Matteo Renzi è bravissimo a fare il front man, ma non credo sia adatto a prendere la cazzuola in mano e a mettersi a ricostruire la casa.

E’ tutto molto triste ed avvilente.
Non doveva andare a finire così, ma così è andata a finire.

Detto questo, niente di quello che è successo in questi giorni si discosta di un centimetro dai normali meccanismi di una democrazia parlamentare, nella quale i rappresentanti del popolo prendono delle decisioni nel solco della Costituzione.
Quindi Grillo ha fatto malissimo a parlare di golpe, invitando la gente ad andare a Roma in piazza.
La piazza sarebbe meglio non invocarla.
Grillo ha in parlamento un esercito di cittadini pronti ad obbedirgli.
Se vuole cambiare le cose, che le cambi.

Siamo morti, il partito nel quale ci riconoscevamo è distrutto.
Ora cambi lui le cose, ma le cambi insieme agli altri.
Altrimenti quella che ha in mente non è una democrazia, ma una bizzarra idea di dittatura parlamentare in cui 150 utili idioti devono semplicemente ratificare quello che il capo, o una sua bizzarra finta rappresentanza internettara, di volta in volta decidono.

Ora ci sorbiremo giorni, settimane, mesi di VERGOGNATEVI, SIETE MORTI, SIETE LA KASTA e cose simili.
Siamo abituati a soffrire.
Delusi dal nostro partito e insultati dal resto del mondo.

Verranno giorni migliori.
Per tutti, si spera.

Luca

10 risposte su “Sono state giornate furibonde, senza atti d’amore”

lo ammetto, sono venuto spesso a vedere se scrivevi qualche riflessione.
la condivido con un po’ di amici, perchè la trovo precisa. un giorno ti sarò grato se mi spiegherai che avesse in testa civati quando ha votato rodotà: l’accordo con i 5 stelle non c’era: perchè dare loro questa soddisfazione?

Sono davvero allibito nel leggere le parole tue Luca , tralascio quelle del commento di yetiste perchè francamente leggere “perchè dare loro questa soddisfazione?” ha dell’infantilità congenita dei piddini.
Non c’era altra possibilità che scegliere Napolitano? Ma stiamo scherzando? Rodotà, uomo di sinistra, con un passato politico rispettabile , persona che per quanto appartenente alla casta (a mio parere) era forse l’unica persona che poteva essere condivisibile da M5S e PD, lanciato a Bersani come fune di salvataggio per poter intavolare una collaborazione , e voi che fate ???? Luca senti ho sempre letto il tuo blog con interesse nonostante le devianze sinistrorse su ogni riferimento ai fatti che accadono, (ma quello è normale , sei del PD che posso aspettarmi?). Spesso le osservazioni che facevi erano davvero stimolanti, ma il post che hai fatto ora , perdonami se te lo dico , è un post di Partito. Vuoi sapere perchè è stato scelto Napolitano?? Te lo dico io, Berlusconi sono anni che inciucia con D’Alema , si sono spartiti una nazione , e tutto ciò che è stato fatto è stato fatto per coprire a vicenda le porcate che perpetrano da anni. Napolitano è la pietra tombale sull’azione dellla magistratura su MPS, quell’azione che a breve se non viene fermata o gestita, travolgerà tutti i dirigenti del PD, arriverebbe come uno Tzunami che davverò cancellerebbe definitivamente il PD. Berlusconi e Bersani lo sanno che tutto questo sarebbe un domino che porterebbe al collasso di tutto il sistema e per tale ragione hanno ben pensato ancora una volta di soffocare il cambiamento che è in atto. Detto questo mi taccio e non scriverò più sul tuo Blog, non ti ritengo un blogger onesto ,a mio avviso si intende, oggi ho letto parole di un politico che ad oltranza vede il sacrificio di un partito al quale appartiene , lì dove il sacrifico è solo nostro che vi abbiamo sopportato per 30 anni.

Buona vita Luca

Pietro De Natale
Movimento 5 Stelle Siena

Pietro, il PD non ha appoggiato Rodotá perché c’é tutta una componente del partito, che potremmo definire erroneamente cattolica, che si sarebbe sfilata e ci sarebbe stata una nuova caporetto in aula. Poi potete continuare a chiedere perché il PD non abbia appoggiato Rodotà e noi ve lo rispiegheremo e voi ce lo richiederete e così via. Magari, non lo so, conviene guardare avanti.

@yetiste: quando avrò capito per bene la scelta di Civati, te la spiego… Ma credo sia stata una opposizione preventiva al governissimo che, la scelta di Napolitano, probabilmente porta con sé.

pietro de natale: se non erro già ti feci presente che io ragiono con la mia testa, e che non sono in ogni caso elettore del pd. da normale cittadino mi domando perchè mai le proposte di un movimento politico eletto dal 25% degli italiani debbano essere le uniche “accettabili e vere”, se non perchè non sono “macchiate del partito di berlusconi”. vorrei anche capire come un uomo di ottant’anni, che ruota dal 1976 nei palazzi del potere in vario modo, debba essere il rinnovamento. se può fare comodo per le valutazioni del movimento, visto che sento sempre dire “rodotà è scelto dai cittadini”, io sono un cittadino, non iscritto ad alcun partito, e NON mi sento rappresentato nè tanto nè poco da Rodotà.

@yetiste: i grillini sono di parola, se dice che non leggerà più questo blog, non lo farà davvero. Del resto tu soffri della “dell’infantilità congenita dei piddini”. 😀

ammetto, quando leggo un 5 stelle che parla, non riesco a non cercare di capire come ragionano (perchè è un dovere sociale). ho saltato il pezzo in cui scriveva che non ti avrebbe letto più… scusa!
“infantilità congenita” mi piace, però… piddino, beh, se son piddino io, si capisce tutto di ciò che è successo settimana scorsa, non credi? 😀

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