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L’ironia delle coincidenze temporali

platini gianni agnelli

Pare molto ironico che nei giorni in cui si ricorda il decennale della morte dell’avvocato Agnelli e della sua tanto acclamata, seppur anche sopravvalutata, classe, negli schermi televisivi appaiano le gesta isteriche di un allenatore di calcio che allena la squadra tanto cara al sopraccitato avvocato.

Antonio Conte magari farà il triplete, vincerà anche tanto con la Juve, ma resterà sempre un maleducato lagnoso e borioso.
Ne abbiamo già avuto un altro, della stessa scuola.
Ha perfino vinto un mondiale.

Signori si nasce.
Antonio Conte non lo sarà mai.

Luca

3 risposte su “L’ironia delle coincidenze temporali”

Purtroppo da Bianconero come te, non posso far altro che concordare anche sulle virgole…e aggiungo che non c’è solo l’allentore purtroppo ma anche una buona parte della dirigenza e dei giocatori…sono pochi quelli che ancora conservano “Quello Stile”!!!

non sono bianconero, ma condivido ogni lettera. e me ne dolgo. penso ai tempi di boniperti e mi viene il magone.

sono bianconero, e non condivido affatto. è facile comportarsi con classe allo stadio quando si nasce eredi della fiat, a conte (e a lippi) questo non è capitato. mourinho e ferguson, per citare altri due nati senza cucchiaio d’oro in bocca, e sostenuti da una discreta reputazione nel mondo del calcio, in una situazione come quella di sabato sera avrebbero fatto e detto di peggio. e lo stesso, udite udite, vale per guardiola (ci ricordiamo le risse in campo con la panchina del real) per crujff, per capello, per hiddink, persino per wenger, per tacere di vecchie icone decisamente più sanguigne tipo rocco, herrera o il trap. forse avrebbe reagito altrimenti il grande bora milutinovic, lui magari si sarebbe limitato a procurarsi il cellulare della moglie dell’arbitro…
conte per di più è reduce da una squalifica di quattro mesi che definire ingiusta è riduttivo, e la juve come società ha dovuto subire con calciopoli una truffa indecente di cui la maggior parte della tifoseria si trascina ancora il rancore.
e poi per fare l’allenatore di calcio la flemma non è requisito essenziale, conta di più la competenza: se no tanto valeva tenersi ranieri, che era incerto se far giocare tiago o marchisio ma come postura in sala stampa non lo batteva nessuno.
semmai mi sento di biasimare marotta, che ha detto cose magari giuste (tolgo il magari: giuste, perchè le designazioni servono proprio per evitare di robe tipo mandare un arbitro tifoso dichiarato del napoli a dirigere l’avversaria del napoli nella lotta per lo scudetto; altrimenti tanto vale passare al sorteggio integrale e risparmiare il lauto stipendio di braschi, che forse sarebbe la soluzione migliore) ma le ha dette in modi e tempi non adeguati per un dirigente.
resta comunque il fatto che se l’episodio si fosse verificato a favore della juve, sarebbe successo ben altro finimondo (vedi gol di muntari lo scorso anno)

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