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A proposito di impresentabili. Giuseppe Mussari

Gad Lerner nel suo blog si fa una domanda, che a Siena se la stanno facendo in molti.
Com’è possibile che Giuseppe Mussari possa continuare ad essere il presidente dell’ABI?

Cosa aspetta l’Abi, cioè l’Associazione bancaria italiana, a rimuovere dalla sua presidenza Giuseppe Mussari? “Il Fatto” di stamane riferisce dei conti truccati al Monte dei Paschi di Siena nel 2009, sotto la sua gestione, per coprire d’intesa con la banca giapponese Nomura una perdita di 220 milioni. Pochi giorni fa si era saputo di un derivato farlocco (Santorini) venuto alla luce anni dopo. Senza contare l’inchiesta sul maxi-pagamento di Antonveneta per cui si parla di aggiotaggio e ostacolo agli organismi di vigilanza. E ancora le indagini senesi su bilanci a dir poco opachi che stanno costando al Mps una nazionalizzazione di fatto, a carico dei contribuenti.
Ce n’è abbastanza per chiederci come possano i banchieri italiani aver nominato loro presidente questo signor Mussari, e quale possa essere oggi la reputazione dell’organismo in cui sono associati. In fatto di impresentabili, i banchieri non hanno nulla da invidiare ai politici.

Certamente la massoneria non c’entra niente, visto che Mussari sostenne, in una celebre intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo, che a Siena non contava niente.

Luca

17 risposte su “A proposito di impresentabili. Giuseppe Mussari”

ma anche Gad Lerner arriva un po’ in ritardo, quando lasciò la presidenza del monte Mussari dichiarò che il suo lavoro era fare l’avvocato non il banchiere…poi arrivano tutti i conti che non tornano ed io mi chiedo com’è possibile che questi siano ancora a piede libero, continuino ad avere un troppo remunerato lavoro, e non vengano chiamati a risarcire i loro danni…ed oltre a Mussari nelle note vicende senesi ci metto i sindaci tutti compreso quello che con tranquillità si ricandida alle primarie e con altrettanta tranquillità le rivince!

Beh, la storia dei conti truccati, sta venendo fuori ora. Se prima c’era solo mala gestione, ora si prefigurano cose ben più gravi.
Su Ceccuzzi, che ti devo dire, i senesi devono rifarsela solo con sé stessi, per non essere riusciti a proporre un’alternativa.

“Sono a Siena dai tempi dell’università, e la massoneria non l’ho mai incrociata”. Giuseppe Mussari, con questa battuta, ha detto una mezza verità ad Aldo Cazzullo del Corriere della Sera, che da possibile “nemico esterno dileggiatore” se l’è dovuta bere: a uno di Siena infatti il presidente-avvocato non l’avrebbe raccontata. Il verbo più appropriato comunque sarebbe stato accompagnata e non incrociata. Un esempio fra tanti. Quando Stefano Bisi, giornalista senese autoproclamatosi “massone”, presentò al pubblico, in una serie di incontri nell’anno 2007, un suo libro sulla Massoneria, il già presidente di MPS lo accompagnò, appunto, il 24 febbraio al Palagio di Parte Guelfa a Firenze, con la partecipazione del Gran Maestro Gustavo Raffi. Non contento, Mussari era presente anche il 7 maggio al ridotto del Teatro Metastasio di Prato con Vittorio Gnocchini, Grande Archivista del Grande Oriente d’Italia. E ancora, poi ci fermiamo qui che tre prove bastano, il 16 maggio alla Camera di Commercio di Livorno Bisi e Mussari presentavano il libro a personaggi del calibro di Alessandro Cosimi, sindaco DS della città labronica, e di Massimo Bianchi, Gran Maestro Aggiunto del Grande Oriente d’Italia. Evidentemente già allora fare il presidente del Monte non doveva essere un lavoro molto impegnativo, se si potevano trovare con facilità pomeriggi liberi per andare a spasso col sig. Bisi a chiacchierare amabilmente tra massoni e compagni. Sarebbe interessante sapere qualcosa di più sui rapporti tra massoneria e ex-comunisti (Pci, poi Ds, ora PD) in terra di Siena e come si siano spartiti potere e banca in questi ultimi sedici anni (l’ormai famoso “Sistema Siena”), ma sarà materia per studenti universitari ancora da formare.

Luca, io non ce l’avevo con Ceccuzzi e basta, ma con tutti quelli che si sono avvicendati a gestire il sistema siena, sindaci, segretari di partito, presidenti vari, ecc ecc ecc…e comunque è vero che i conti truccati è una notizia recente, ma è altrettanto vero che uno che porta allo sfascio una banca e poi se ne va (con una bella buonuscita) dicendo che il suo lavoro non è fare il banchiere non può continuare a fare il presidente di tutte le banche!!! secondo il mio modo di pensare ed agire, in realtà in Italia può!!!

ho letto delle dimissioni di mussari e son venuto a leggere il tuo blog. vedo che ancora non hai commentato. io ci capisco poco o nulla, e di siena capisco ancora meno, pur avendola visitata in ogni millimetro. ma perme, sul caso antonveneta dare la colpa a mussari è l’unico modo che ha certa parte del pd di giungere fresca e gioiosa al governo

Condivido pienamente il commento di Yetiste. Il caso MPS è l’esempio lampante di come il PD (o meglio: i DS) quando ne hanno avuto la possibilità non si siano lasciati sfuggire nessuna occasione per bruciare denari che non gli appartenevano per fini privati o di gruppo, compreso il foraggiamento del consenso.
@lucacicca: “Su Ceccuzzi, che ti devo dire, i senesi devono rifarsela solo con sé stessi, per non essere riusciti a proporre un’alternativa.” Ma che significa? Le alternative ci sono e in abbondanza, basta votarle, se non le voti è perchè evidentemente pensi che Ceccuzzi è il migliore, e risiamo al via….Quindi non è un problema di proposta, è un problema di scelta

i manager se sono cooptati dalla politica, allora non sono responsabili delle loro azioni? se sei presidente di una banca e la porti alla rovina, avrai delle colpe, oppure è tutta colpa di chi ti ha messo in quella poltrona? è ovvio che il PD ha gravi responsabilità, ma questo non assolve Mussari.
Sulle alternative, alle primarie non c’erano; alle elezioni vedremo. Di sicuro sono felice di abitare in un altro comune e di non dover scegliere.

Se uno ti ci mette, su una poltrona, è perchè ha bisogno che tu faccia un certo lavoro, no? e lui il lavoro, a modo suo, l’ha fatto alla grande!!
Sulle primarie, stendiamo un velo pietoso per favore….

Ok, quindi Mussari è stato bravo. Bene. Ma non diciamo stronzate, per piacere. Politici tutti cattivi e banchieri tutti buoni. Troppo facile.

mi spiego meglio,
per quello che capisco io. non voglio togliere le colpe che ha mussari, perchè uno è sempre e comunque responsabile delle sue azioni e può decidere di lasciare la poltrona. altrimenti, ne paga le conseguenze, civili e penali, del caso.
tuttavia, in un sistema bancario come quello italiano, dove arriva dall’alto (bankitalia) la richiesta di acquistare istituti, o sportelli, per necessità politiche (non sempre partitiche, talvolta – come nel caso di antonveneta o ambroveneto – occupazionali e di tutela del consumatore), il mio riferimento – tuttavia – era a quella parte del centrosinistra che ai tempi era al governo e che non poteva non sapere delle operazioni in atto a via nazionale per risolvere una patata bollente (antonveneta passò per tre-quattro mani, prima di tornare a mps: un motivo ci sarà pure stato…).

Io non vorrei che non fosse chiaro che ritengo i politici senesi ed i dirigenti nazionali del pd responsabili di questa situazione, ma questo non assolve gli esecutori che si sono arricchiti grazie alle cariche nelle quali sono stati cooptati. Mussari è un uomo del partito messo nella banca amica del partito a fare prima il presidente della Fondazione e poi il Presidente della Banca. Lo ha fatto a sua insaputa o è responsabile delle sue azioni?
A meno di non voler dire che tutto dipende da D’Alema, ma mi pare una semplificazione, oltre che un modo per lavarsi tutti la coscienza, dal Presidente all’impiegato della filiale che vendeva ai clienti prodotti che sapeva essere delle truffe camuffate.

pienamente d’accordo. io volevo solo ricordare la correità. ho dimenticato un “tutta” nel mio primo commento: “dare tutta la colpa”… ripeto, nessuno gli ha puntato un’arma contro… chiedo scusa per non essermi spiegato subito.

Il mio commento sulla bravura di Mussari era sarcastico, mi spiace non sia stato colto….figuriamoci….

@ Luca concordo con te sul fatto che i senesi devono rifarsela solo con se stessi per quanto riguarda la politica…ripeto io non ce l’ho con Ceccuzzi, ma rimango perplesso quando a Siena per le primarie nazionali passa alla grande il candidato Renzi (aria di cambiamento) e poi alle primarie amministrative passa con l’81 % il vecchio/dimissionario sindaco….poi sicuramente farà benissimo il suo lavoro perchè tanto sarà lui il prossimo sindaco, e tutti fra qualche anno me compreso ne tesseremo le lodi!!! Lo spero vivamente!!!

@Paolo: è emblematico che il PD non sia riuscito a produrre un candidato alternativo a Ceccuzzi che, però, se vogliamo essere onesti, è renziano e Renzi l’ha sostenuto. Insomma, difficile uscirne…

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