Mentre si teneva la Direzione Nazionale che ha definito le regole per le primarie, Matteo Renzi, che era presente alla riunione, ha chiarito di voler veramente restare a fare il sindaco di Firenze, per ora.
Qualcuno mi chiede: ma non leggi i sondaggi pubblicati dai giornali (qui ad esempio una interessante indagine di Ilvo Diamanti per Repubblica)? Perché non facciamo qualcosa?
Vorrei essere chiaro e sincero con voi. Noi ci abbiamo provato. E molto abbiamo fatto. Rivendendo le foto dei teatri pieni, rileggendo le vostre email, rimettendo in fila gli avvenimenti mi rendo conto che si è trattato di una esperienza straordinaria. Ma qualcosa è mancato. E non ce l’abbiamo fatta. Ecco il perché del mio silenzio di questi giorni. Le nostre proposte erano chiare, dalla rottamazione ai contenuti programmatici. Il risultato è stato altrettanto chiaro e non ci ha premiato. La responsabilità di valorizzare i nostri temi e le persone che possono rappresentarli adesso è passata nelle mani dei vincitori delle primarie, se lo riterranno utile e opportuno. Adesso tocca a chi ha vinto, non a noi: sinceramente penso che sia loro interesse farlo, se davvero vogliamo vincere le elezioni. Ma in ogni caso tocca a loro, non a noi.
Insomma, Renzi starà con un occhio a Roma, ma per ora la guarderà dal Salone dei Cinquecento.
Luca
Una risposta su “Matteo Renzi e le primarie per i parlamentari”
Secondo me ha scoperto che “rivendendo” le foto dei teatri pieni si campa alla grande…. 😉