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La ridicola squalifica di Delio Rossi

Mario Sconcerti ritiene inaccettabile la squalifica di Delio Rossi

Già Domenica sera Mario Sconcerti mi era sembrato uno dei più lucidi nel commentare l’episodio di Delio Rossi.

Oggi Sconcerti critica la squalifica dell’allenatore della Fiorentina e ribadisce quello che pure io, con molte contestazioni, ho cercato di dire.

Non stiamo cercando colpevoli, cerchiamo di capire. Ma accettare la violenza che conoscenza è? Se diciamo di sì, cosa faremo, risolveremo a pugni tutte le nostre ingiustizie quotidiane? Liajic ha certamente provocato, ma la provocazione, davanti a questa reazione, è un’attenuante del colpevole, non pareggia la colpa. Non m’interessa Delio Rossi, che conosco per brava persona, non m’interessa Liajic, ma non si può discutere il principio di fondo. Non si aggrediscono le persone. Ci saranno pure dei punti fermi. Dare, uno, due, tre pugni contro qualcuno che è peraltro tuo dipendente, farlo sul luogo stesso di lavoro, davanti a tutti i tuoi dipendenti, non può essere giustificato. Rossi è un brav’uomno, si rifarà. Ma questa storia l’ha sbagliata in pieno.
Resta straordinaria la squalifica di tre mesi, tutti senza partite. E senza sapere quale sia stata la provocazione. Che senso ha una squalifica per maggio e giugno, buona parte di luglio, in pratica niente? E come si può comunque decidere della vita di chiunque senza nemmeno ascoltarlo? Basterebbero due giorni in più. Valgono la dignità di una sentenza?

Luca