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Alex Del Piero

Facile omaggiare Del Piero dopo i trionfi.
Io lo voglio fare nella serata della sconfitta della Juve contro il Napoli.

Ultima partita di Del Piero con la Juve, dopo averne giocate altre 703, con 289 goal.
Era la partita dell’addio, quella in cui tutti ci aspettavamo una sua prestazione eccezionale.

La prestazione è buona, di certo non eccezionale.
La Juve perde 1-0, ma c’è mezzora da giocare.
Pare arrivato il suo momento, invece Conte lo sostituisce.

Lui esce tranquillo, applaude, saluta tutti.
Nemmeno una mezza smorfia di disappunto.
Se ne va in panchina tranquillo, nonostante avesse appena perso la sua ultima occasione.

Alle fine, dopo la sconfitta, va a salutare i tifosi.

Eccolo Alex Del Piero, che gli juventini adorano.
Capitano sempre, nella vittoria e nella sconfitta, in finale di Champions come in serie B.
Un uomo così cristallino da risultare un oggetto non intellegibile per famiglia Agnelli che ha permesso che se ne andasse.

Forse meglio così per lui.
Che vada a divertirsi da altre parti.

Luca

Una risposta su “Alex Del Piero”

qualche considerazione da diversamente juventino:
– a me del piero è stato antipatico per come veniva osannato, spesso – per la piaggeria dei commentatori sportivi – senza motivo;
– è uno dei pochissimi uomini che – potendo andarsene senza perdere la faccia – ha preferito stare con una squadra che (già poteva intuirlo) molto probabilmente gli avrebbe girato le spalle pochi anni dopo, visto che non era giovanissimo;
– ieri sera ha fatto una punizione da urlo, tanto che mi tornò in mente il buon Mosca quando declamava “ahhh, come gioca del piero”, pertanto non ha fatto il miracolo, ma ha dimostrato a tutti che andrea agnelli calcisticamente è un demente, senza una parola, con fatti insindacabili;
– aspettiamo di vedere buffon che alza le richieste di ingaggio, o che cambia aria… personalmente, sapendo che non c’è più spazio per la riconoscenza, due pensierini a riguardo comincerei a farli…

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