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L’ipocrisia del PD sui matrimoni gay

Il PD deve trovare una mediazione interna sulla questione dei matrimoni gay ed individuare una proposta da poter presentare agli elettori

La polemica innescata dalle parole di Rosy Bindi hanno nuovamente riattizzato un fuoco che cova ormai da troppo tempo:

Il matrimonio però è solo eterosessuale, è un punto molto fermo.

La questione è molto complessa, mi dà fastidio chi la banalizza o la riduce soltanto ad uno scontro tra credenti ed atei.
Le resistenze ad un’accettazione dei matrimoni gay non vengono solo dalla parte cattolica della società, ammesso che esista (la parte cattolica, non la società).
Entrate nei bar, provate a chiedere in giro, troverete resistenze ovunque.

Detto questo, il Partito Democratico, se vuole davvero essere un grande partito riformista, deve fare chiarezza sulla questione.
Non si può continuare ad avere mille posizioni su questo tema.
Credo sia inutile pretendere che i notabili del partito si astengano dal pronunciare frasi in libertà, quindi sarebbe bene che il partito stesso individuasse una sua posizione chiara, che sarà poi quella che porterà di fronte agli elettori.
Perché la destra su questo ha già iniziato la sua campagna elettorale e continueranno a martellare. Se il PD non riuscirà a sintetizzare una sua proposta, i nodi verranno al pettine.

Non è possibile accontentare tutti, non serve a niente cercare di ingraziarsi i favori dei vescovi, che in ogni caso non sosterranno mai il PD, quindi avanti senza paura.
Che non significa dire che i matrimoni gay sono un obiettivo del PD.
Magari troviamo un’altra forma giuridica, che combattere per battaglie perse in partenza forse è sciocchino.
Ma facciamola finita con il notabile di turno che se ne esce dicendo che i matrimoni sono solo eterosessuali e questo è un punto molto fermo.

Molto fermo una cippa.

Luca

11 risposte su “L’ipocrisia del PD sui matrimoni gay”

Si può dire che uno struzzo non può volare senza essere tacciati di oscurantismo?

si può che i bancari a volte fanno delle metafore del cazzo senza essere tacciati di antipatia?

anche che un pero non fa mele.
Il punto e` capire se il PD fa mele o pere.
Per la Bindi il matrimonio e` solo etero, bene. Il suo vice, Scalfarotto, la vede in maniera diametralmente opposta.
Al che uno si chiede “ok, quale e` la linea politica ufficiale del PD riguardo ai matrimoni gay?” Ho le idee estremamente chiare sull’argomento e vorrei capire anche io se il PD mi puo` rappresentare o meno riguardo i diritti civili delle coppie gay.

“Non si può continuare ad avere mille posizioni su questo tema”
E anche su tutti altri temi, aggiungerei.

Bisogna trovare una proposta del partito, da proporre alle elezioni, in modo che quando ti provocheranno su questo potrai rispondere.
Così siamo in mano alle idee personali di ognuno.
Ognuno ha la sua idea su questo argomento, ma la proposta politica deve essere una, secondo me.

La metafora dello struzzo faccio finta di non averla capita.

“chi nasce tondo non muore quadrato” ..ops mi sono fatta prendere la mano da metafore…

Io penso che risulterebbe difficile avere una posizione chiara sull’argomento, perchè in fondo raccoglie un così eterogeneo gruppo di persone che eterogenei saranno anche i pensieri. Sinceramente, nonostante Luca sai benissimo quanto mi stia a cuore il tema, non credo che la posizione sul matrimonio omosessuale debba essere per forza unica e di partito. Per adesso ci sono problemi più forti da risolvere. Sembra però necessario stabilire un patto, una dichiarazione di coppia, se non vogliamo chiamarlo matrimonio che la parola sconvolge troppo, per coppie omosessuali, almeno per garantirgli quel quid legale di diritti e doveri che si merita ogni coppia che vuole stare insieme con dignità e amore. E questa cosa non dovrebbe avere un colore politico, ma essere insita in ogni paese civile.

non sono tanto sicuro che a destra la posizione sia così “netta”… diciamo che per comodità quelli che hanno facoltà di parola (dall’alto o perchè gli altri sono analfabeti, o ambo i motivi) usano l’argomento per cercare di mantenersi vicino quella parte dell’elettorato cattolico che li segue cui danno da inghiottire sani rospi (Minetti, un esempio)… ma non so quale sarebbe la posizione al momento del voto.
senza entrare nel merito, mi domando per quanti – direttamente coinvolti, e non astanti quali certamente tu ed io – sia effettivamente una priorità.

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