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Letture per il fine settimana

Fino a non molti anni fa “Privilegiare il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma” era un mantra dell’ambientalismo. Sarebbe interessante capire quando e perché abbiamo cambiato idea.

Ieri c’è stata la settimanale omelia di Marco Travaglio, questa volta inerente la TAV.
Bisogna fare quindi un po’ di contro-informazione.

Se avete voglia, Terenzio Longobardi per iMille, ha messo insieme alcuni giorni fa un’analisi chiara del perché qualcuno ad un certo momento ha pensato che fosse meglio spostare il trasporto delle merci dalla gomma alla rotaia e perché, per poterlo fare in modo conveniente, serva una nuova linea ferroviaria ad alta velocità.

In tante analisi che si sentono, spesso non viene detto che la benzina costerà sempre di più e, più andiamo avanti, e più diventa conveniente e meno inquinante utilizzare il trasporto ferroviario per spostare le merci e le persone.
Il fatto che ancora non lo facciamo non basta a convincerci che non sia giusto farlo.

Fino a non molti anni fa “Privilegiare il trasporto su rotaia rispetto a quello su gomma” era un mantra dell’ambientalismo.
Sarebbe interessante capire quando e perché abbiamo cambiato idea.

Luca

Una risposta su “Letture per il fine settimana”

TAV – tecnologia vecchia

La galleria attuale è del 1870 e la linea attuale si arrampica al 33 per mille di pendenza.
Trovo assurdo che si costruisca una linea ad alta velocità in tecnologia ormai vecchia.
Se la si deve fare, tema sul quale non intervengo, che almeno si faccia con una tecnologia che duri qualche decennio…
All’Università dell’Aquila hanno inventato un treno a levitazione magnetica, molto più serio di quelli tedesco e giapponese, che non ha resistenza al moto (a parte quella aerodinamica), si arrampica al 100 per mille di pendenza e recupera l’energia in discesa, consumando alla fine molto meno: http://www.ybnd.eu/docs/UAQ4.pdf
E’ perfetto per un’alta velocità passeggeri, e per un trasporto merci a costi ridottissimi.
E non serve fare una galleria ad altezza pianura. Si può recuperare probabilmente parte del vecchio tracciato, e ottenere una serie di vantaggi del tutto ignoti al progetto attuale.
Perché fare milioni di conti su ipotesi vecchie, per calcolare investimenti e costi di esercizio, quando si possono avere la botte piena e la moglie ubriaca, ovvero sia investimenti minori sia costi di esercizio minori?
Con tanti conti e poco pensare, si va poco lontano…

http://www.ybnd.eu/docs/UAQ4.pdf

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