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Battute a parte, chi era Kim Jong-il?

Nei giorni scorsi ha fatto abbastanza scalpore una dichiarazione di Marco Rizzo, scritta nel suo profilo Facebook, con la quale esprimeva solidarietà al popolo nordcoreano per la scomparsa del caro leader.

In tanti abbiamo ridacchiato per le eccentriche stranezze di Kim Jong-il e per le sceneggiate tragiche del suo popolo.

Dopo le risatine, sarà bene ricordare che Kim Jong-il è stato un tiranno feroce e spietato con gli oppositori.

Lo fa Amnesty International.

Da anni, Amnesty International documenta l’abissale mancanza di rispetto dei diritti umani in Corea del Nord.

La libertà di espressione e di associazione è quasi inesistente. Centinaia di migliaia di persone che sono ritenute opporsi allo stato sono detenute in campi come la nota struttura di Yodok, dove si trovano famiglie fino a tre generazioni. I detenuti sono costretti a lavorare duro, fino a 12 ore al giorno.

Allo stesso tempo, oltre un terzo della popolazione soffre per insufficienza di cibo e il sistema sanitario è in grave declino. Amnesty International ha appreso che ci sono persone che sopravvivono mangiando cortecce ed erbe, che vengono usati aghi non sterilizzati e che interventi chirurgici anche complessi vengono effettuati senza anestesia.

Mentre il mondo è preoccupato per il futuro della popolazione nordcoreana, Marco Rizzo, dopo le polemiche, tanto per non tradire sé stesso, ha condiviso questa nota:

Il Consiglio di Stato della Repubblica di Cuba ha decretato il LUTTO UFFICIALE per la morte del compagno KIM JONG IL, Presidente del Comitato di Difesa Nazionale e Segretario Generale del Partito del Lavoro della Repubblica Popolare Democratica della Corea, nei giorni 20, 21 e 22 dicembre.

Mentre è vigente il LUTTO UFFICIALE, la bandiera nazionale sarà issata a mezz’asta negli edifici pubblici e nelle istituzioni militari.

Serve dire altro?

Luca

Una risposta su “Battute a parte, chi era Kim Jong-il?”

Non c’è niente da fare con chi è cresciuto con il mito del paradiso dei lavoratori. E poi dicono a noi cattolici che siamo bigotti….

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