In un paese che per risparmiare due spiccioli pensa di togliere la festa del 25 Aprile è bene ricordare ancora una volta, anche se è offensivo e snervante doverlo fare, chi fossero i buoni e chi i cattivi.
Massimo Santamicone, aka Azael, ha scritto qualche tempo fa una poesia su Virginia.
Chi è Virginia?
Virginia è questa bambina:
Il ventuno novembre del quarantatré, a Pietransieri, in Abruzzo, i tedeschi uccisero 128 persone che non avevano voluto abbandonare il paese. Si salvò solo una bambina di 7 anni, Virginia Macerelli, protetta da uno scialle e dal corpo morto della sua mamma.
Prima di incollarvi il testo di “Virgina che non si muove”, volevo dirvi che Azael è andato a cercare Virginia.
L’ha trovata, vive ancora lì, è una signora anziana e questa storia è impossibile che non vi commuova.
VIRGINIA CHE NON SI MUOVE
Non devi guardarmi
stupido cane
gira lontano vattene al fiume
quando tornano con la mitraglia
non devi annusarmi
vattene al fiumeQuando tornano con la mitraglia
vai a cercare
se proprio ti piace
ma vai da Domenico che sta a faccia in giù
vai da Angela e vai da Rosa
stammi lontano
stupido caneTu sei un cane
e non sai le cose
ma se mi guardi mi fai scoprire
tu non capisci e mi sbavi sul braccio
ma se mi sbavi mi fai ammazzareFai caldo a mia mamma
che non si muove
leccale il piede che è senza calze
ma non mi guardare ti prego cagnettoIl braccio di mamma mi pesa sul petto
e se tu ti accucci come un gattino
non mi posso nemmeno girare
vai da Assunta che non si gira
e leccale il sangue secco dal visoIo ho paura e non devo guardare
ma se sento i tuoi passi
e respiro più forte
vai da Matilde che non respira
con lei potrai stare senza fare rumoreVai da Erasmo che è tutto infangato
tira via il fango
ma non farlo svegliare
io ho la mamma che mi copre la faccia
ma lui ha solo un albero e non si può riparareE se giri tra i piccoli che dormono zitti
fai loro un segno, muovigli i piedi
tu che sei cane anche se abbai
se anche ritornano
ti lasciano stareE vattene al bosco che è scuro e pauroso
cerca tra gli alberi col muso bagnato
lì ho i miei fratelli che non hanno paura
e se vedi che loro non parlano ancora
torna da me senza fare rumoreStanotte fa freddo cane cattivo
ma io ho lo scialle che mi copre le braccia
e copre anche quelle della mia mamma
che non trema e sta ferma
e mi tiene la facciaSe tu non mi guardi
e mi lasci star buona
ci riuscirò pure io a star ferma in silenzio
come la mamma e i grandi nel campo
Assunta, Angela, Errico e Maria
e tutto il paese che dorme nel buioSon tutti bravissimi e nessuno si muove
così quando tornano con la mitraglia
non sparano più e ci lasciano stare
non so perché ci hanno fatti scoppiare
non so quegli spari, le urla e il rumore
ma ora dobbiamo soltanto star buoni
dobbiamo soltanto resistere ancoraE tu scappa cagnetto
vattene al fiume
che qui stiamo zitti
perché siamo bravi
scappa piano e non farti vedereDomani se torni ti porto al paese
e dico alla mamma se ti posso tenere
ma ora ti prego non farmi scoprire
se tu te ne scappi io ti vengo a trovareTu scappa cagnetto
vattene al fiume
qui noi stiamo fermi, in silenzio, sull’erba
qui noi resistiamo
perché siamo buoni.
Luca
5 risposte su “Non devi guardarmi stupido cane”
Il racconto fatto da Virginia
Non devi guardarmi stupido cane: http://t.co/DwPAKIr
mah… per le ricorrenze civili come per quelle religiose, mi domando se debba essere una data (o un’immagine) a doverci “costringere al ricordo”. se solo il 25 aprile ricordiamo ciò che è stato, penso che davvero il sacrificio di tutti quelli che hanno combattuto per la libertà sia stato vano. a prescindere dai colori politici, di allora e di ora.
no hai ragione, non deve (e non puo`) essere una data a costringere al ricordo. pero` quella data e` solo per loro, quel 25 aprile, o natale che sia, e` dedicato solo a chi ci ha salvato, per dirgli grazie con l’impegno e la devozione che gli sono dovuti, almeno in 1 giorno all’anno siamo solo per loro.
@eleonora: comprendo la tua posizione, e sono felice che questo ancora sia lo scopo per molti di una festa nazionale… purtroppo, la percezione che ho è molto meno patriottica, e per questo non mi son scandalizzato della richiesta di ridurre le feste nazionali (forse perchè ancora il 4 novembre penso ancora alla festa che fu cancellata quando ero ancora bimbo)