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Si diceva ieri di Mussari

La crisi del Monte dei Paschi e l’attività di avvocato di Mussari

L'andamento del titolo MPS negli ultimi 3 anni

Il Cittadino riporta un commento al vetriolo sulla situazione del Monte dei Paschi e sulle attività extra del suo Presidente.

Ieri, mentre il presidente di Banca MPS secondo la stampa locale giocava a fare il principe del foro nel processo Acampa (una importante storiella locale che riguarda la Curia senese, ndr) il titolo dell’istituto da lui diretto perdeva un sostanzioso 3,41% cioè 0,7365 euro, ultimo di una serie impressionante di record negativi ininterrotti dall’acquisizione di banca Antonveneta. In serata la Consob aveva dato l’ok all’aumento di capitale da 2,45 miliardi di euro.
Oggi (16 giugno), che il presidente è andato nel pomeriggio in Rocca Salimbeni a presiedere il Cda, il titolo continua a sprofondare, chiudendo a Piazza Affari con un altro 3,94 %, a euro 0,7075, in una giornata convulsa per le notizie provenienti dalla Grecia. E benché sia stato più volte dichiarato che l’esposizione della banca senese verso lo stato ellenico sia pressoché insignificante, il risultato del MPS è il peggior bancario anche per il 16 giugno 2011.

Il futuro della Banca, della Fondazione e del Sistema Sienina rischia di collassare entro l’autunno.

Nella mattinata si erano diffuse indiscrezioni che ipotizzavano che al board del gruppo senese potrebbe essere stata presentata una proposta di aumento di capitale piu’ limitata, intorno ai 2,15 mld euro, rispetto alla delega ottenuta dall’assemblea a una ricapitalizzazione fino a un massimo di 2,47 mld euro. Ma in sostanza questo aumento di capitale non sarà sufficiente altro che alla restituzione dei Tremonti Bond (l’unica grande banca ad averli utilizzati è MPS e il guadagno di pottino è stato solo, probabilmente, il posto di presidente dell’Abi, sennò quella di Tremonti si sarebbe rivelata in maniera lapalissiana una idea fallimentare: i bond del governo non li aveva presi quasi nessuno! ndr), quindi a fine agosto alla presentazione della semestrale si dovrà procedere a un ulteriore aumento, da cui la Fondazione MPS uscirà fuori talmente ridimensionata (per l’indebitamento basta e avanza l’aumento odierno) da diventare sicura preda del mercato.

Insomma, Mussari farebbe bene a pensare alla sua Banca.

Luca

5 risposte su “Si diceva ieri di Mussari”

mah… non so quanto sia bravo Mussari, nè quali competenze abbia (ancora sono legato all’immagine MPS con presidente Barucci, vedi tu…) penso tuttavia che sia impossibile negare che MPS sia una banca che interessa a molti. Antonveneta è stata una bomba che diversi istituti si sono passati di mano nella speranza che scoppiasse in mani altrui (come fu nuovo banco ambrosiano negli anni ’90, ad occhio e croce). Non ricordo perchè sia finita ad MPS, ma i giochi politici nazionali (che comunque sembra che abbiano qualche motivo di essere tali anche per la politica passata di Palazzo Salimbeni) dovrebbero spiegarlo.
ora i nodi vengono al pettine (e non credo sia un caso che avvenga nel momento di massima crisi del premier e di massimo silenzio di … massimo).
si legge la stessa situazione da anni su Banca Popolare di Sondrio, ma sembra che grandi – o piccoli – acquirenti continuino a restare sulla soglia.
comincio a pensare che sia semplicemente un gioco al massacro, in cui si decide a priori chi deve scendere e chi salire, per mantenere il sistema – più o meno – all’equilibrio.

(vorrei specificare, scusa: con “a priori” non intendo una cabina di regia occulta, semplicemente si capisce che è stato sopravvalutato un titolo per un certo tempo, e quindi non si fa nulla per tenerlo “alto”)

Il primo commento del cittadino è basato su dati oggettivi. Si può commentare e controbattere ma non è questa la sede (basterebbe solo vedere l’andamento delle altre banche e il recente andamento del ns rating rispetto alle altre, ma mi rendo conto che è un esercizio troppo complicato per taluni). Il secondo commento è pura illazione, particolarmente irresponsabile alla vigilia del lancio dell’aumento di capitale.

L’articolo è equilibrato. Mi sembra chiaro che le maggiori difficoltà che la banca sta incontrando sono del tutto esogene alla banca stessa.

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