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Sei gay? Pensa che io ho un amico che è juventino

Anche a questo giro la legge contro l’omofobia (che vorrebbe considerare la motivazione omofoba come aggravante in caso di aggressioni o altri reati) è stata affossata in commissione.

Anche a questo giro la legge contro l’omofobia (che vorrebbe considerare la motivazione omofoba come aggravante in caso di aggressioni o altri reati) è stata affossata in commissione.

Tra tutte le motivazioni, quella della capogruppo leghista in Commissione è la più bella.

Il tema va affrontato, ma perché applicare aggravanti in caso di reati commessi per omofobia e non nei confronti di chi è disabile o la pensa politicamente o calcisticamente in modo diverso?

Quando non si fanno cose perché se ne potrebbero fare tante altre, allora siamo sicuri che i motivi del diniego sono altri.
Il motivo è uno solo.
Si chiama ignoranza.

Luca

52 risposte su “Sei gay? Pensa che io ho un amico che è juventino”

Sinceramente io non capisco perché un gesto spinto dall’omofobia debba essere più grave di un altro simile…
Se la legge punisce già dovutamente le aggressioni, le lesioni, e i reati violenti in genere, che mi sembrano poi il punto della questione, non basta?
Anche perché sicuramente l’aggravante dei “futili motivi” già si applica all’omofobia!

Sarebbe ovviamente un gesto politico, molto simbolico, di voler sostenere una battaglia contro l’omofobia che è una cosa piuttosto brutta e che rende la vita molto complicata a tante persone.
Dire che perseguitare una persona per le sue scelte sessuali è un’aggravante sarebbe un segnale importante contro le discriminazioni.
Chi si oppone a questa cosa lo fa per timore che una legge contro l’omofobia possa esser vista come un’apertura alle coppie di fatto e via discorrendo.

So che un omofobo può risultare poco simpatico, ma fare i gesti simbolici sulle spalle altrui mi sembra molto poco simpatico…

Penso che inasprire una pena, anche per reati odiosi e lesivi della libertà altrui non può considerarsi un gesto simbolico.
La prigione ha un tale impatto sulla vita delle persone che andrebbe pesata al grammo prima di essere dispensata, sempre.

@IcoFeder: la tua è una posizione sensata che capisco e posso anche condividere. Se quelli che hanno bocciato la proposta di legge avessero motivato così il loro rifiuto, la questione sarebbe stata diversa. Ci sono momenti storici in cui alcune minoranze devono essere protette più di altre, almeno secondo me.

@Faber, lo stesso discorso che fai, dovrebbe valere anche per la legge Mancino (N. 205 del 1993).
Per l’appunto l’aggravante per razzismo esiste gia`, solo che non comprende l’omofobia, ma si riferisce a fenomeni di intolleranza e violenza di matrice xenofoba o antisemita (i.e. motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi).
Da quello che capisco il dl Concia aggiunge a tale normativa l’omofobia.
Nell’ambito del tuo discorso, correttissimo, ritengo quella dell’omofobia un’aggravante al pari di xenofobia e antisemitismo e quindi giusto aumentare la pena per chi compie atti violenti con tali motivazioni.

Infine nota bene che la legge Mancino (sinceramente non so il ddl Concia, non ne trovo il testo) non e` che assegna un periodo di detenzione piu` lungo, ma ad esempio toglie la patente obbliga a lavori di pubblica utilita` non retribuiti per tot tempo etc… insomma ‘aggravante’ non implica per forza un periodo di prigione piu` lungo

La legge Mancino all’art 1 recita: è punito con la reclusione sino a tre anni chi diffonde in qualsiasi modo idee fondate sulla superiorità o sull’odio razziale o etnico, ovvero incita a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi
All’art. 3 recita: Per i reati punibili con pena diversa da quella dell’ergastolo commessi per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso, ovvero al fine di agevolare l’attività di organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi che hanno tra i loro scopi le medesime finalità, la pena è aumentata fino alla metà.

Quindi Eleonora, la galera c’è eccome. Allargare ulteriormente la platea delle aggravanti è una questione molto delicata, perchè è molto facile poi scambiare la semplice rappresentazione del proprio pensiero con “la diffusione di idee fondate sulla superiorità ecc.ecc”. Caso pratico: sarà espressione di un libero pensiero poi sosterenere che il solo matrimonio è quello tra un uomo e una donna? Sarà espressione di un libero pensiero poi sostenere che l’omosessualità è una deviazione? Riporto questo caso per riflettere:
http://en.wikipedia.org/wiki/%C3%85ke_Green

Teniamo presente che già oggi il codice penale prevede una serie di aggravanti per i reati contro la persona commessi per abietti o futili motivi. Mi sembra che qui ci sia già tutto.

@PDelpra`:
ho citato la legge Mancino perche` molto spesso la gente, pensa che non ci sia bisogno di una legge che contempli l’aggravante per omofobia perche` esiste gia` l’aggravante per razzismo e l’omofobia e` una forma di razzismo.
Invece se leggi il testo della 205 contempla fra le forme di razzismo i motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, ma non di orientamento sessuale.

Per quanto esista gia` una serie di aggravanti per i reati contro la persona commessi per abietti o futili motivi, perche` ci sarebbe stato bisogno della legge Mancino?

Detto questo, anche se la legge Mancino prevede la galera (e vorrei vedere….), mica obbligatoriamente l’aggravante di omofobia deve essere punita con piu` galera di quanto previsto per il reato di violenza o ingiuria, si possono considerare anche forme alternative come i lavori socialmente utili.

@P Delprà: veramente non capisco di cosa hai paura. Qui non è mica in ballo la libertà di opinione. E’ in ballo la discriminazione di una minoranza. Nessuno vieterà ad un prete di dire che l’omosessualità è un peccato. Magari qualcuno avrà da ridire se qualcuno, come il tipo che citi te, dirà che l’omosessualità è un terribile cancro nel corpo della società, ma non lo metteranno in galera. Se però picchi il tuo compagno di scuola perché a lui piacciono i ragazzi, magari se ti condannano la pena sarà maggiore perché un giorno la nostra classe politica ha pensato di cercare di proteggere gli omosessuali che, come sappiamo, sono vessati più degli eterosessuali e sono quindi più indifesi.

La realtà è che chi boccia la legge sull’omofobia, la boccia perché ha paura di aprire una strada ai matrimoni gay o a chissà quale spaventevole disastro per la nostra società così sana e così fondata sulla famiglia.
Basterebbe essere sinceri.
Non si può essere difensori strenui della libertà di opinione solo con le opinioni che piacciono a noi. Come i cristiani ultra-conservatori americani che si sono scandalizzati per la condanna del tipo che citavi te.

Non ho difficoltà a riconoscere che, almeno per quanto mi riguarda, il punto è proprio quello sollevato da lucacicca, che però non è disgiunto da quello della libertà di pensiero. E non è questione di ignoranza, ma di diffidenza dettata dagli ormai numerosi esempi presenti all’estero. Infatti l’esperienza è ormai consolidata: dal riconoscimento dell’aggravante per omofobia (e faccio particolare riferimento alla fattispecie dell’incitamento e alla diffusione di idee presunte omofobe), il passo per definire omofobe le posizioni di chi sostiene che il matrimonio è solo quello tra un uomo e una donna, il passo è stato breve, cosa che ha poi ha portato a legislazioni in tal senso. Cosa che a me preoccupa. Ma nessuno ricorda più il motivo per cui Buttiglione non è più diventato Commissario all’UE?
Allora: se il promotore della legge contro l’omofobia mi garantisce che non ha alcun retropensiero su quanto sopra, allora per me l’aggravante ci può anche stare.

scusa ma il promotore non e` l’onorevole Concia?
cosa c’entra con le intenzioni dell’europride? La Concia si rifa` a questo documento?

@P Delprà teme, come molti altri, che la “Lobby Gay” finisca per mettere nell’angolo la “Lobby Famiglia Fondata sul Matrimonio tra Uomo e Donna”. La legge sull’omofobia non c’entra niente. E’ un processo alle intenzioni. Conoscendo un po’ del mondo della Lobby Gay, devo dire che il retropensiero di @P Delprà ha un suo fondamento. Ma una classe politica intelligente sa fare i distinguo del caso e far si che una legge contro l’omofobia sia soltanto una legge contro l’omofobia.

@lucacicca: ridurre il tutto ad una lotta tra lobby, significa non considerare che un conto è parlare di difensori del parmigiano reggiano vs promotori del parmesan, un conto è andare a toccare i pilastri fondamentali dell’antropologia, quali sono la differenza sessuale, la maternità/paternità, la procreazione.
@eleonora: per quanto mi riguarda anche io trovo condivisibile la lettera di Napolitano. Ma la tutela delle persone non dovrebbe arrivare ad essere una alibi per altre pretese.

@PDelprà: non sono un esperto, ma questa cosa dei “pilastri fondamentali dell’antropologia” mi puzza un po’ di inesattezza…

@PDelprà: l’antropologia, o almeno una delle sue branche, è alla lettera lo studio del comportamento umano, che ahité comprende anche l’omosessualità, fin dai tempi antichi

@dema: ah ecco. Beh, che l’omosessualità rientri nei comportamenti umani è fuor di dubbio, ma io mi riferisco in senso lato al “discorso sull’uomo = antropologia”, ovvero alla riflessione sulla sua natura. In effetti, si va a sconfinare nell’ontologia. Parlare della questione del dualismo uomo-donna è, in questo senso, una questione antropologica fondamentale.

@PDelprà: ancora mi sfugge come vengano toccati dalla legge sull’aggravante per omofobia i pilastri fondamentali dell’antropologia o il dualismo uomo-donna. Inoltre, alla luce di ciò che sostieni, ritieni ancora necessaria la legge Mancino o non basterebbero già le aggravanti per abietti e futili motivi?

Io credo che tutti questi gran ragionamenti sull’antropologia in parlamento abbiano alcuni problemi a farli. Non si vuole prestare il fianco alla lobby gay. Non si vuole aprire una breccia nel riconoscimento dei diritti degli omosessuali. Anche a costo di sembrare morbidi nel combattere l’omofobia. La cosa è molto più banale di come la ponete voi, secondo me. Nessuna riflessione antropologica.

ma si, il punto e`:
ingiuriare/usare violenza contro una persona perche` “diverso”, dove il “diverso” e` dato dall’orientamento sessuale piuttosto che da quello religioso o dal colore della pelle, e` un’aggravante?

@Eleonora: secondo me si. Ma chi boccia questa legge non è che sia omofoba, lo fa per i motivi che ti dicevo prima. E’ un calcolo politico, fatto sulle spalle del ragazzetto vessato dai bulli.

@Luca Ciccarelli: sisi, mi e` chiaro il perche` e il percome di chi boccia. stavo sondaggiando.
Certo che non e` omofobo chi boccia la legge, e` solo vigliacco.

@dema: credo di aver sufficientemente spiegato il mio pensiero. E’ una questione di diffidenza e di retro-pensieri reciproci. Poichè io sono convinto che dietro alla questione dell’aggravante ci sia un disegno che punta ad altro e poichè il codice penale già prevede aggravanti per motivi abietti (e possono essercene altri, oltre all’omofobia, pensiamo a chi è vessato perchè ha la sindrome di down o perchè gira in carrozzella o perchè è vecchio), io lascerei tutto così.

Per altro i vecchi sarebbe giusto vessarli un po di più.

@PDelprà: io non ho nessun retro-pensiero. Ti sei spiegato bene sì, per questo ti dico che alla luce di ciò che tu sostieni la legge mancino è inutile.

@dema: sarebbe coerente, sì. Proposta: e se le aggravanti esplicite le agganciassimo a circostanze oggettive e non a scelte di vita?

Picchiare i negri non va bene perché non hanno scelto di esserlo. I froci si possono picchiare perché l’hanno scelto loro di esserlo.
Temo sia questo l’esempio.

@Luca Ciccarelli, mettici anche gli ebrei nonche` i cattolici in terra islamica etc etc

@P Delpra`: e` stato un inciampo, vero? dettato dalla furia di scrivere…
Perche` senno` non c’e` discussione, non puo` esistere dialogo, non si puo` ragionare.

No, il dialogo non è possibile. Nessuno qui (e tantomeno io) ha detto che picchiare qualcuno va bene.
Per cui passo e chiudo

Va beh, la provocazione l’avevo fatta io. Sono io il cattivo.

@Luca Cicca: bischera io a datti retta 😉

Cmq, seriamente, se le premesse sono che l’omosessualita` sia una *scelta*, be` di che si sta a discutere? voglio dire, che l’omosessualita` NON sia una scelta ma semplicemente un modo di essere e` x me il presupposto della discussione, senza tale presupposto…. mi fa paura pensare a cosa potrebbe venir fuori da questa discussione.

io non ho scelto di amare il mio compagno, ho scelto di sposarlo, ma non di amarlo ed esserne attratta. lo stesso sarebbe stato per una compagna… mi chiedo, come puo` un sentimento, un desiderio sessuale, essere una scelta?

@eleonora. Premetto che stiamo andando un po’ fuoritema (ma non tanto, poi). Per quanto tu abbia sperimentato una irresistibile passione (e di questo si deve essere trattato, dato l’oggetto della stessa… 😉 ) , tu poi HAI SCELTO di esserne travolta e di viverla, nonchè di averla traslata in gesti e atti conseguenti. E non può che essere così, perchè l’alternativa sarebbe eliminare il libero arbitrio e ridurre l’uomo ad uno schiavo delle proprie passioni; le quali esistono, senza dubbio, ma che noi, in quanto esseri di natura razionale, siamo chiamati continuamente a governare e verificare alla luce della coscienza. Il bello (e il mistero) dell’uomo, è che non è nè un meccanismo (determinato ex ante esclusivamente dal suo corredo genetico), nè una canna al vento (in balìa delle sue passioni).
Può darsi (e sottolineo: può darsi) che l’omosessualità sia un modo di essere (cioè, innato); tuttavia il viverla e farne la connotazione concreta della propria sessualità è una scelta che molti, in realtà, decidono di non fare. Così come molti decidono di sublimare la propria passione nella vita consacrata e virginale.
@dema: Quanto sopra, tanto per precisare, è un esempio di “discorso antropologico”….

Piccola precisazione, tanto per non correre rischi. La frase sulla vita virginale e religiosa non è ovviamente riferita solo agli omosessuali….era un esempio come un altro.

@P Delprà: al di là del discorso antropologico o ontologico che sia (irrilevante a questo punto per me) mi resta ancora da capire su quali circostanze oggettive vorresti basare le aggravanti dei reati…da cattolico poi starei attento a parlare di razionalità in mezzo a tutti i segreti di fatima 😉

Ma soprattutto. Che c’entra tutto questo con la legge contro l’omofobia?
Cosa c’entra il Catechismo della Chiesa Cattolica con il Parlamento italiano?

E poi @P Delprà, che tutti possano seguire le proprie passioni, ma i gay no, a me pare una cosa piuttosto singolare.

@lucacicca: Io non capisco come mai ti diverti a mettere in bocca alla gente le cose che non dice. Guarda che è faticoso ragionare in questo modo! Ma da dove spunta il Catechismo???? Ma chi ha detto che i gay non devono seguire le loro passioni???? Io ho risposto a Eleonora (e ho precisato che andavamo fuori tema) per dire che l’uomo, a differenza degli animali, ha la possibilità di rispondere su basi razionali ad un istinto o a un sentimento, per quanto forte possa essere. Per cui, amare è una scelta non un istinto.
@dema: lo so che hai fatto una battuta, ma se solo ci perdessimo 5 minuti di tempo, scopriremmo che c’è un Papa che si sta sgolando per dire che tra fede e ragione non c’è nessun conflitto, anzi….

@P Delprà: ritornavo al retropensiero di non votare la legge contro l’omofobia per paura di aprire la strada al riconoscimento di certi diritti per i gay.

@P Delpra amare e` un’istinto, la persona amata e` una scelta. non e` la stessa cosa.
come giustamente dici anche i gay possono astenersi da attivita` sessuali per scelta, ma non per questo sono meno gay….. e si ritorna al punto:
se considerare una persona “diversa” in quanto omosessuale (a prescindere da cio` che fa) sia una aggravante di reati.

@eleonora: la prima frase che scrivi mi sembra che dica la stessa cosa che dico io.
Mi sembra che ora tu ponga la questione in termini inaccettabili. Le diversità sono infinite e spesso non sono nemmeno percepibili perchè albergano nell’intimo della persona. Inoltre il considerare una persona “diversa” non solo non può essere fonte di aggravante, ma nemmeno di reato. Altrimenti dovremmo introdurre una serie di reati di opinione che non finiscono più e addio alla libertà di pensiero.

@P Delprà: la cosa che non quadra è che la libertà di pensiero diventi una priorità solo con in pensieri che somigliano ai nostri.
Io ritengo idiota perfino incriminare i negazionisti, ma che un governo di destra si metta a fare le lezioncine sulla libertà di pensiero solo quando c’è da approvare la legge contro l’omofobia fa un po’ ridere.

chiedo perdono: se tutti siamo d’accordo che la sfera sessuale di una persona sia fatto privato, se rimane nel rispetto delle leggi (escludiamo dunque discorsi su certe aberrazioni), non vedo perchè si debba creare l’aggravante per il fatto che l’attrazione (o il modo di essere e/o di pensare) sia rivolta ad una persona dello stesso sesso.
Paradossalmente, a me pare che aggiungere questa aggravante renda ancora più lontano l’effettiva equiparazione (a prescindere dai riconoscimenti di Stato)

@yetiste: non potrei che darti ragione, se non fosse che chi vessa gli omosessuali lo fa perche` li considera “diversi” esattamente come e` visto diverso chi e` di altra etnia, di un’altra religione etc.
Guarda io non sono contraria a quello che dici tu, assolutamente, solo che la mia filosofia e` o tutti o nessuno. Siccome la legge Mancino esiste ma e` incompleta, o si fa una legge che contempli l’aggravante per omofobia o si abroga la legge Mancino perche` il discorso che tu fai vale appunto per qualsiasi concetto di diversita`…

@eleonora: pienamente d’accordo con te. e posso dirti che – su questa scia – penso che non dovrebbe esserci bisogno della legge mancino: la norma originaria dovrebbe comunque essere compilata in modo che le minoranze siano tutelate.

considerazione a margine: se non erro la legge mancino fu promulgata in un momento particolare, in cui si chiedeva allo stato un “segnale forte” per il risveglio di certe forme idiote di violenza. il dramma italiano è che viviamo sempre in “emergenza”, e con il bisogno di “segnali forti”.

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