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Sgombriamo il campo dagli equivoci

Lo dico qualche giorno prima del centicinquantesimo anniversario dell’unità d’Italia.

A me non interessa niente di questo anniversario.
Non perché sia contrario al fatto che l’Italia sia unita o perché abbia particolari opposizioni ai festeggiamenti.
Semplicemente la cosa non mi interessa.

Ancora tre giorni e poi ce ne saremo scordati, di essere un paese.
Del resto, come ricorda giustamente Francesco Costa, molti dei grandi italiani, sono ricordati proprio per le loro battaglie contro l’Italia:

Quindi, oltre ai patrioti del passato, ho pensato alle persone che oggi potremmo definire Grandi Italiani, e mi sono reso conto che la maggior parte di loro deve la sua grandezza alla propria battaglia contro l’Italia, se mi è consentita questa brutale semplificazione: quelli che l’Italia la vorrebbero cambiare del tutto. Quelli che resistono ai piccoli quotidiani ricatti della criminalità organizzata, quelli che si fanno in quattro nel volontariato, quelli che denunciano le ingiustizie, quelli che si impegnano a fare bene le cose che fanno, sono persone che a loro modo remano controcorrente (e c’è molto di tragico e niente di cui andar fieri in questo essere minoranza).

Luca

3 risposte su “Sgombriamo il campo dagli equivoci”

Ma sono proprio questi tipi di persone che hanno lottato, combattutto e spesso sono morti per unire l’Italia. Non erano molti. A tanti “italiani” di allora non interessava tanto l’unificazione del paese, ma credo che tutto il processo unificatore sia stato uno tra i momenti umanamente e storicamente più esaltanti del nostro paese. I papponi che poi lo hanno venduto da lì in poi, fanno parte di un altro discorso.

Si, lo so, te hai ragione, ma non riesco ad entusiasmarmi.
Sono per nulla patriottico.

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