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Cercare di sapere per capire

Amedeo Balbi, astrofisico e blogger ha scritto un ottimo compendio per chi volesse capire meglio cosa sono le centrali nucleari, come funzionano e cosa sta succedendo a quelle giapponesi.

Ve lo consiglio fortemente.

È da quando hanno cominciato a diffondersi le notizie sullo stato dei reattori nucleari giapponesi dopo il terremoto che provo a scrivere qualcosa in merito. Ma è difficile. Sono troppo consapevole che appena si parla di nucleare si entra in un campo in cui si ragiona di pancia, più che di testa, e in cui meno si sa più si hanno certezze. Purtroppo, invece, questo è un argomento in cui è quasi impossibile semplificare senza che vada perso qualcosa di essenziale. C’è la fisica, ci sono gli aspetti ingegneristici, c’è la questione della gestione dei rifiuti, ci sono le considerazioni economiche, gli aspetti medici. Cose per un trattato, non per un post. Detto questo, visto che comunque avevo cominciato a mettere giù un po’ di informazioni, le pubblico qui, sperando che possano aiutare a capire meglio quello che si sente in giro in questi giorni. Ma chi vuole veramente capire qualcosa in materia e farsi un’opinione — senza ripetere a pappagallo cose dette da altri — deve studiare seriamente: non ci sono scorciatoie.

Luca

3 risposte su “Cercare di sapere per capire”

Si e` vero e` scritto molto bene.
Manca giusto una sessione sulle scorie (per completezza, anche se non riguarda il problema a fiukushima), ed e` inesatto sui tipi di materiale fissile, dipende dalle centrali, non e` detto che sia U235 (si possono usare isotopi arricchiti o plutonio), ma e` un peccato veniale ai fini del post.
Specifica alcune cose che io personalmente tendo a dare per scontate (differenza fra materiale radioattivo e radiazioni), perche` sono erroneamente convinta che alla gente cose cosi` devono esser state dette a scuola. Sbaglio, sull’abissale ignoranza (non in ambito nucleare, ma scientifico in generale) degli italiani, dimentico sempre che la gente conosce il significato di indice nasdaq, ma non di magnitudo… e poi vengon fuori cose come queste:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/03/15/il-diritto-di-non-essere-laureati-in-fisica/97708/

@eleonora: il problema è che a scuola l’hanno anche spiegato… ma poi è arrivato qualche giornalista – divulgatore scientifico che ha dato altre versioni dei fatti, e si crede più al giornalista che al professore. non ti è mai capitato che qualcuno contestasse una tua affermazione scientifica dicendo “ma no, ha detto XYZ che non è come dici tu”, solo che quello è il tuo mestiere e non quello di XYZ?…

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