Osservando quello che sta succedendo in Libia, in Egitto, in Tunisia ed in tutti gli altri paesi del Nord Africa, la prima riflessione che viene da fare è che tutti i grandi esperti di politica internazionale non ci avevano capito nulla e che nessuno è stato in grado di prevedere questo sconvolgimento in atto.
Dice bene Matteo Bordone, che è il mio analista politico preferito del giorno.
Ma le cose sono molto più complesse di come ce le avete raccontate. Il più grande segno della disonestà intellettuale dell’amministrazione Bush è stata la semplificazione ideologica della visione del mondo. L’idea che mezzo mondo pensasse seriamente di poter dire “the Arabs” e descrivere qualcosa di sensato; l’idea che le cose fossero semplici di quella semplicità che fa scuote la testa; l’idea che bastassero cinque minuti per capire perfettamente i problemi del mondo, come se i popoli e i paesi fossero concorrenti della «Corìda», come sta dicendo proprio ora Flavio Insinna in tv.
Luca