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Tenere la gente in galera a prescindere

L’isteria collettiva nata dopo le manifestazioni di Roma sta partorendo ogni ora nuovi mostri.

L’ultimo è Gianni Alemanno che, insieme a tante altre persone, chiede la galera per i ragazzi che hanno arrestato l’altro giorno dopo gli scontri.
Dimenticandosi, ovviamente che in Italia esistono dei codici a cui la magistratura si attiene e non è che si possa tenere qualcuno in galera a prescindere da tutto, solo per far piacere al sindaco di Roma.

In questo campo, come al solito, quoto quanto dice Luca Sofri:

Bene. Quanti di quelli che hanno protestato conoscono indizi e prove a carico di ciascuno degli arrestati? Io non credo siano pochi, credo siano zero. Cosa sanno di ognuno di loro, di questo o di quello, di quali condizioni abbiano portato al loro arresto, di quali contestazioni vengano loro mosse? Io credo zero. Cosa li spinge a ritenere esattamente formulato un qualunque fermo di polizia in una giornata di casino e sbagliato il giudizio a freddo di un giudice? Io credo un pigro tic che ha staccato temporaneamente il cervello. Hanno protestato tutto il giorno – e lo faranno ancora – perché volevano vedere tenute in carcere persone di cui non hanno la minima idea, né delle accuse rivolte contro di loro, né se per uno siano gravi, o per un altro inesistenti, e per un altro ancora mezzemmezzo. Andavano tenuti in carcere. Così.

Luca

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