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Di bimbi, WikiLeaks ed esplosioni

bimba afgana

In una domenica pomeriggio sonnacchiosa, stavo guardando le foto di Novembre della serie che The Big Picture dedica alla guerra in Afghanistan e mi sono fermato a guardare questa bimba e quella lacrima che le esce dall’occhio.

Dicono sia stata ferita in un’esplosione, quindi da una bomba talebana, probabilmente.

Per quello che conta, poi.

E da quella lacrima inizi a fare dei ragionamenti.

Perché poi ha ragione Francesco Costa che WikiLeaks è un ciclone che rischia anche di mettere a repentaglio gli sforzi diplomatici di rendere migliore questo mondo.
Ma se per qualche mese i potenti della terra dovranno ripensare un attimo alle cose che hanno detto e fatto per la paura di essere giudicati dall’opinione pubblica mondiale, insomma, a me pare una cosa importante e positiva.

Tanto WikiLeaks finirà, i segreti torneranno ad essere tali, ma a noi rimarrà l’illusione di aver messo allo scoperto le ipocrisie ed il cinismo dei potenti.

Che non cambia niente, ma cambia tutto.

Luca

Una risposta su “Di bimbi, WikiLeaks ed esplosioni”

gli orrori dei talebani non sono imputabil ai potenti della terra. sono imputabili ai talebani.
quindi oltre a commuoversi e indignarsi per la bimba, bisogna proporre qualcosa per neutralizzare i talebani.
se no quella che viene messa allo scoperto e’ soprattutto l’ipocrisia di chi attacca i potenti della terra

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