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Stanno applaudendo i tifosi

Arkan

Stasera, mentre facevamo cena, guardavamo le immagini provenienti dallo stadio di Genova.
Lasciamo stare l’idiozia di far entrare quei tifosi in uno stadio e rinchiuderli in un vicolo cieco in cui la polizia non poteva entrare, perché non è quello che volevo dire.

Ecco, ad un certo punto i giocatori serbi vanno davanti al settore dei tifosi ospiti e fanno strani gesti.
Innanzitutto applaudono, poi fanno un gesto come per scacciare le mosche e poi fanno il numero tre con le dita.

Noi ci guardiamo basiti.
Ma che fanno? Applaudono?
Gli sveglissimi telecronisti RAI ci rassicurano di no e ci dicono che i giocatori serbi stavano dicendo: “Si, bravi, così ci fanno perdere tre a zero”.
Solo che a me non sembrava un applauso ironico.

Ecco, dopo vengo a scoprire che il numero tre fatto con la mano, è il gesto di riconoscimento dei nazionalisti serbi.
Era quello che usavano le milizie serbe durante la guerra in Jugoslavia ed era il gesto usato da Arkan e dai suoi scagnozzi durante le loro scorribande fatte di stupri, saccheggi ed omicidi.

Ecco, ora, oltre a squalificare la Serbia, qualcuno chieda conto a Stankovic, Krasic ed agli altri giocatori che giocano in italia del loro gesto.
E chieda a Mihajlovic perché abbia abbandonato lo stadio prima della fine.
Lui che continua ancora oggi a difendere il suo amico Arkan, per il quale fece esporre dai tifosi della Lazio uno striscione necrologio quando venne ucciso.

Arkan, quello al centro.
Quello con la tigre.

Luca

14 risposte su “Stanno applaudendo i tifosi”

se avessimo una federazione degna di tale nome, dovrebbero stracciare a stankovic il cartellino, e rispedirlo al mittente (e lo dico da interista), se è vero che è stata sua l’idea di provare a placarli così…

mentre su facebook leggevo i commenti di amici ticinesi che volevano “legnate”, mazzate, idranti, e simili, mi domandavo chi è stata quella mente malata che ha fatto giocare la partita a Genova. Che gli ultras serbi siano così, è noto, che genova sia il posto meno adatto per gestire un’emergenza simile … è tristemente noto a tutti… non potevano farli giocare in un posto dimenticato dal mondo?…

E’ che sono abituati a manganellare i manifestanti, quelli di ieri sera erano cattivi davvero…

Io non ho SKY nè Mediaset premium o altre diavolerie del genere, cosa che mi espone regolarmente alle invettive del figlio maschio più grande che si perde tutte le partite di campionato, lega, coppe, supercoppe che volendo ogni giorno ci sarebbero in TV. In compenso ho sempre detto ai ragazzi: l’Italia ce la vediamo tutti insieme sulla RAI! Dopo il penoso spettacolo di ieri mi sa che devo cassare anche le dirette dell’Italia dal mio già povero palinsesto. Oltre a quello che lucacicca dice devo anche aggiungere il pietoso chiaccericcio frascatanpadano dei telecronisti e degli “esperti” che, evidentemente alla ricerca di qualcosa da dire a tutti i costi, si sono esibiti in una serie di luoghi comuni da reality de’ noantri e hanno esibito una ignoranza e inadeguatezza desolanti. Ma chi la paga tutta ‘sta gente?

Si a Rai Sport ieri sera hanno dato il peggio.
Faglielo al figlio l’abbonamento a SKY Sport, che si vede il calcio internazionale e gli sport americani.
Con 29 € ti vedi anche tutto il pacchetto base

Sucsate ma di cosa ci scandalizziamo???
ben 7 anni fa, quando mi hanno esiliato in quel di Fiorenzuola d’Arda, mi sono andato a vedere qualche partita del Siena in trasferta…ricordo con “piacere” la serata a Brescia per vedere Brescia-Siena.
Appena arrivati chiediamo ai vigili un posto dove parcheggiare, il vigile ci risponde: “se avete la macchina targata Siena è meglio se la mettete lontano dallo stadio, altrimenti ve la distruggono!!!” e ci raccomanda il parcheggio dell’ospedale (5 km a piedonzi!!!)…poi mentre ci stavamo avvicinando allo stadio, gran confusione di sirene della polizia e 4 pullman (di quelli arancioni che girano a Siena per intendersi) con delle grate saldate al posto dei vetri, erano i nostri conterranei!!!
Non oso ripetere le “bellissime” parole che gli stessi vomitavamo sui passanti!!!
Poi ovviamente non ci siamo goduti la partita, e ci siamo allontanati in silenzio (avevamo vinto 1-0) per evitare due sonore manate…questa è stata la mia ultima trasferta e sinceramente non mi turba affatto vedere le scene di ieri sera, basta cambiare canale o non andare più allo stadio (come già faccio).
Il resto (giornalisti e rai sport) non è un problema del calcio è un problema di televisione ed informazione…ma, ripeto, abbiamo un ottimo strumento a ns. disposizione il telecomando…

@bobbe: c’è sempre stata la convinzione che la nazionale fosse una cosa diversa… sono nella posizione di Delpra (salvo che non è mio figlio a volere la tessera premium, ancora troppo piccolo, ma la moglie tifosa romanista… poi, quando mi hanno prestato la tessera e ho cominciato a usarla da tifoso, segnava sul calendario i giorni che mancavano al ritorno del proprietario da un viaggio di lavoro, per rendergliela), e ieri – mentre la famiglia guardava i cartoni animati – un messaggio di un caro amico mi consigliava vivamente di non fare vedere lo spettacolo a mio figlio… ammetterai che non è il massimo… come insegni i valori dello sport, se non puoi vedere nemmeno le competizioni in cui gli sponsor premono solo in modo occulto?

@yetiste: la nazionale è una cosa diversa finché andiamo in città tranquille e serene che non sono abituate al grande pubblico e finché giochiamo con Cipro, Malta, ecc…in Sud America i giocatori li ammazzano se non giocano bene, in Africa fanno gli attentati ai pullman dei giocatori…non confondiamo le nazionali con i mondiali e gli europei fatti di trombette, raganelle, ecc…In queste occasioni il tifo violento non c’è perché ci sono costi per i biglietti proibitivi e distanza assurde…
Se vogliamo far vedere qualcosa ai figli, premetto che non ne ho per ora, e fargli fare uno sport veramente di squadra, perchè non gli facciamo vedere il volley, il basket o il rugby???
Se volete un consiglio da un appassionato, fategli vedere la formula uno ai vostri figli!!! Almeno si addormentano sereni 😉

pienamente d’accordo sull’idea di far vedere (e praticare) altri sport… eviterei l’hockey, dove la violenza è a livelli patologici (dentro e fuori il campo)…
se è vero quanto ho sentito al tg di la7, per la nazionale italiana è il terzo caso in dieci anni… il secondo in Italia, e guarda caso con squadre della ex-yugoslavia. in quel caso, gli organizzatori furono ancora più furbi, visto che organizzarono italia-slovenia al Nereo Rocco di Trieste…

“Ecco, dopo vengo a scoprire che il numero tre fatto con la mano, è il gesto di riconoscimento dei nazionalisti serbi.
Era quello che usavano le milizie serbe durante la guerra in Jugoslavia ed era il gesto usato da Arkan e dai suoi scagnozzi durante le loro scorribande fatte di stupri, saccheggi ed omicidi.”
ecco forse dovresti informarti sul significato del gesto, tipo su wikipedia, “Three-finger salute”, o magari chiedi a qualche serbo.
Collegarlo ad Arkan ignorando tutto il resto è fuoriviante e sbagliato.
E’ un gesto di appartenenza dei serbi, che dopo la guerra è diventato meno “popolare” e più legato al nazionalismo, ma non è così semplice come lo descrivi qui.

@ enrico
Quelle dita hanno perso il significato che le da wikipedia da parecchio. Oggi significano: Serbia, montenegro e bosnia o addirittura “Косово је Србија”(http://www.corriere.it/sport/08_marzo_21/nuoto_serbia_kosovo_31299b42-f765-11dc-b233-0003ba99c667.shtml) se fatto verso gli albanesi… e in tutti gli articoli fin qui letti ho visto che nessuno ha notato: è stato bruciato una bandiera albanese lì. Perciò io direi che quelle tre dita rivolte in quel contesto significano Kosovo è serbia. Le dita alzate da Stankovic hanno lo stesso significato. Il resto sono chiacchiere da bar verso una pulizia etnica alle porte del 2000, dove qualcuno dalla calda poltrona di casa sua addirittura dice che non sia mai esistita… ecco dire che quelle tre dita allo stadio di genova sono un gesto religioso ha la stessa valenza.

@Michele
ti invito a chiedere ad un serbo che cosa significhi e ha significato quel gesto.
la natura xenofoba e razzista della curva serba è evidente e assodata.
Ma è facile, allo stesso modo, cadere nella semplificazione, come fate, a mio avviso, sia tu che Luca Ciccarelli, riguardo al gesto delle 3 dita.
Sia Tadić che il ministro degli esteri Vuk Jeremić hanno usato quel tipo di saluto diverse volte, e non mi sembrano degli ultranazionalisti, per dire.
E infine “..Il resto sono chiacchiere da bar verso una pulizia etnica alle porte del 2000..” che c’entra?

@ enrico
Se dico certe cose sarà perché so di cosa parlo, non ho bisogno di chiederle ad un serbo. Il gesto delle tre dita in quel contesto, non in assoluto… significava quello che quel nuotatore aveva scritto sulla maglia. Per i serbi è un simbolo comune, questo è vero… ma è come la questione dell’uso della parola “nigga”. Se lo usa un nero prende il significato dalla frase, se lo usa un bianco è solo un’offesa. Cosi quelle tre dita dopo aver bruciato la bandiera albanese prendono il significato che li dava Arkan e non Tadic. Dire che le tre dita in quel contesto significavano: un simbolo religioso come quello delle guardie svizzere è essere disonesti. L’ultima frase forse da lei non può essere capita, ma lo chieda alle popolazioni che hanno sofferto la pulizia etnica da parte dei serbi… e si vedono spiegate quelle tre dita come un simbolo religioso. Non tutti i serbi avevano un passamontagna quella sera, ma chi non l’aveva e oggi va nei siti di tutto il mondo dicendo che quelle tre dita sono innocue è disonesto e io lo metto alla pari di quel cretino che hanno portato al carcere femminile. Non mi sembra d’altronde che noi stiamo semplificando, semmai chi rimane (come le grandi testate) nella spiegazione di wikipedia o di qualche professorino, che i balkani gli ha conosciuti sui libri, secondo me semplifica e non da giustizia a quelle popolazioni che da quel gesto si sentono offese. Andare a spiegare il gesto nel contesto non è semplificazione ma è: informazione.

Comunicazione di servizio.
Visto che ci sono almeno tre Enrico che hanno commentato ultimamente sul blog, che ne dite se vi differenziate in qualche modo nei prossimi commenti?
Che ne so, attaccando l’anno di nascita al nome o robe del genere…
Sennò uno pensa di rispondere ad un Enrico ed invece sta parlando con l’altro…

non ho capito molto dell’ultimo posto di Michele,
cmq per farla breve, secondo me, questo stralcio che allego qui è “semplificare” e non informare.

Ecco, dopo vengo a scoprire che il numero tre fatto con la mano, è il gesto di riconoscimento dei nazionalisti serbi.
Era quello che usavano le milizie serbe durante la guerra in Jugoslavia ed era il gesto usato da Arkan e dai suoi scagnozzi durante le loro scorribande fatte di stupri, saccheggi ed omicidi.
Ecco, ora, oltre a squalificare la Serbia, qualcuno chieda conto a Stankovic, Krasic ed agli altri giocatori che giocano in italia del loro gesto.

dire che è solo un gesto di riconoscimento dei nazionalisti serbi, e collegarlo solo a stupri saccheggi e omicidi è sbagliato.

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