Mentre vi arrovellate su Fini e Berlusconi, vedete se ce la fate a mandare qualche euro alle disgraziate vittime dell’alluvione in Pakistan.
Fossi in voi, li darei a Medici Senza Frontiere, che sono attivi in zona da tanti anni e sono attrezzati per l’emergenza.
La foto e la storia di Reza Khan, due anni di età, l’ha raccontata il Guardian.
Luca
8 risposte su “Mosche e biberon”
ciao luca, ho scritto un post su PPR dedicato al fondo di Sofri (quello anziano) apparso oggi su Repubblica a proposito di questa terribile foto. ciao.
Guarda, l’ho letto stamani. Non sono un grande fan di Sofri.
Mi è parso un po’ banalotto. Lo leggi e poi ti chiedi: “Si, e allora?”
per me è già una grande cosa che se ne sia parlato in prima pagina sul primo quotidiano nazionale.
ps: anch’io non stravedo per a. sofri.
No, ma infatti hanno fatto bene.
La foto vincerà sicuramente premi importanti ed il tema è ovviamente degno di nota.
Il commento di Sofri, però è brutto.
Mica sempre le ciambelle riescono con il buco…
Secondo me, invece, Sofri ha scritto un bel pezzo perché ci racconta i dettagli di ciò che non vorremmo mai sapere; in qualche modo ci “costringe” almeno ad ascoltare.
Non si può fare ogni giorno altissima letteratura. La foto è potentissima, certo, ma anche scoprirne i dettagli non fa scomodo. Forse potremmo cercare tutti di essere un po’ meno poeti e più generosi, anche solo con il pensiero… e poi magari il resto potrebbe venire da sé. No?
Sofri ha fatto una specie di racconto didascalico che a me non è piaciuto, ma ovviamente i gusti sono soggettivi.
O racconti la storia, e allora valeva la pena tradurre l’articolo del Guardian, oppure la foto non aveva nessun bisogno di spiegazioni.
Purtroppo.
Non sono daccordo; non bisogna rinunciare a spiegare. E’ importante dare spazio a quei bimbi, in ogni modo, e Sofri l’ha fatto con il suo modo. Io lo ringrazio ocmunque per questo. Ma è solo la mia opinione.
Il Corriere ha tradotto l’articolo del Guardian.