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Di politica e antipolitica

Pippo Civati andrà alla Woodstock organizzata da Beppe Grillo per cercare di capire:

Sono mesi che ripeto, fin dal No-B day, che l’anti-politica (come la chiamano i cattivi-politici) non va demonizzata. All’anti-politica va risposto. Con pazienza, serenità, orgoglio. Con la buona politica, insomma. Nella scelta degli argomenti, Grillo è spesso strumentale, ma molto efficace e, spesso, al di là (e al di sotto) dei toni esagerati, anche molto ‘fondato’. A cominciare dal tema della finanza e del controllo da parte dei cittadini sui loro soldi, che è un bell’argomento se si vuole recuperare qualche voto al Nord. Grillo punta poi sull’innovazione tecnologica, sapendo che la politica italiana, in questo campo, è tra le più arretrate del mondo. Usa la rete per ‘strutturare’ il suo movimento e, dopo un congresso di un anno e mezzo per strutturare il partito, forse faremmo bene a dare un’occhiata. E parla di ambiente con parecchie semplificazioni, a cui però noi potremmo fornire risposte che spesso esitiamo a dare, perché purtroppo quasi mai l’ambiente è una priorità.

Dicevo, però, delle stelle e delle costellazioni: nulla o quasi si sa di quello che Grillo e i suoi pensano dell’economia, del lavoro e di altre piccole e grandi cose che costituiscono il nucleo di qualsiasi proposta politica. Anche per questo andare ad ascoltare può essere utile, sotto tutti i punti di vista.

Intanto lo stesso Civati e Renzi stanno organizzando un incontro che si terrà a Firenze dal 5 al 7 Novembre:

Dopo l’intemerata di Matteo, i giornali fiorentini ci chiamano «rottamatori». L’espressione, ovviamente, è sbagliata. Ma se c’è da rottamare le nostre incertezze e le nostre paure, beh, noi ci proveremo. Cercando qualche incentivo da dare ai cittadini, che non aspettano altro.

Forza!

Luca