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Intanto facciamo festa per una settimana

Su cosa dovrebbe fare il PD in questa fase di transizione in cui non si sa se andremo a votare o no, Pippo Civati fa delle proposte interessanti:

  1. Se non cade il governo, fare opposizione.
  2. Se cade il governo, dare una festa di una settimana, tipo 25 aprile, al Parco di Monza (offro io), a due passi da Arcore.
  3. Una volta che ci siamo ripresi dalla sbornia, andare da Napolitano, capire quali sono i numeri e quali le posizioni in campo, chiedere i motivi veri per fare un governo di transizione per approvare la nuova legge elettorale (sì, ciao) e pretendere le garanzie che non ci siano personaggi indigeribili nella nuova maggioranza.
  4. A quel punto, aprire una grande consultazione all’interno del partito e capire insieme con gli elettori che cosa sia meglio fare.
  5. In ogni caso, nel frattempo, chiedo in ginocchio che nessuno dica più ai giornali: «non siamo pronti». Trattasi della cosa più idiota da dire, in politica. Il passo successivo è: «lo teniamo su noi, tranquilli».
  6. Infine, se si dovesse andare a votare con la stessa legge elettorale (che per altro nessuno ha inteso cambiare, in tutti questi quattro anni), si possono fare le primarie anche per scegliere i candidati, provincia per provincia, collegio per collegio, come qualcuno chiese già nel 2008 a un segretario che scelse metodi diversi. Senza ottenere risposta. O, meglio, ottenendola nel corso del tempo.

Luca