Titolo: Khirbet Tana | Fotografia realizzata da amnesty international italia
I bambini stavano ancora dormendo, quando 30 uomini della polizia e delle forze speciali sono arrivati insieme a tre bulldozer, guidati da impiegati civili. Hanno rapidamente circondato e isolato la zona. Gli addetti alle demolizioni hanno portato fuori solo poche cose dalle abitazioni e non ci hanno permesso di prendere nulla se non, dopo averli supplicati, il computer portatile di nostra figlia Amal, di cui ha bisogno per gli studi universitari.
Amnesty International interviene sulle demolizioni delle case dei palestinesi:
Pertanto chiediamo a Israele di fermare tutte le demolizioni, trasferire alle comunità locali palestinesi la responsabilità delle politiche e dei regolamenti riguardanti i piani edilizi e la costruzione degli alloggi, bloccare la costruzione e l’espansione degli insediamenti israeliani nei Territori palestinesi occupati, come primo passo verso lo spostamento dei civili israeliani che vivono in quegli insediamenti.
Luca
5 risposte su “Senza tetto né legge”
@lucacicca: tu che conosci bene le attività di amnesty international, sai per caso se stanno lavorando per questa situazione?
http://www.asianews.it/notizie-it/Punjab,-donna-cristiana-condannata-a-morte-per-blasfemia-19940.html
Amnesty ha lanciato ieri una Azione Urgente su questo caso.
Chiede la grazia e la liberazione della donna e condanna la vessazione di cittadini di confessioni religiose diverse da quella musulmana.
Grazie mille.
Però…per questa donna pakistana non si vedono tanti poster in giro, raccolta di firme e altre belle inizative pubbliche
Il mondo è pieno di casi come questo. L’anomalia è che si parli di Sakineh, non che non si parli di Aasia Bibi. 🙁