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Due o tre cose da chiarire sull’Afghanistan

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A US Marines of the 4th Light Armored Reconnaissance Battalion out of Camp Pendelton, California questions an Afghan man while on a mission near Khan Neshin, southern Helmand province, Afghanistan on March 13, 2010. (Chris Hondros/Getty Images)

In vista della manifestazione di sabato prossimo in sostegno ad Emergency è bene chiarire alcune cose su chi ha voluto la missione ISAF in Afghanistan.

La missione italiana in fu prorogata dal parlamento italiano nel 2007 con in carica il Governo Prodi con il voto di tutti i partiti di centro-sinistra, compresi Rifondazione ed Italia dei Valori.

Poco più di un mese fa il parlamento ha votato a favore del rifinanziamento della missione italiana in Afghanistan con i voti della maggioranza e del PD.
L’Italia dei Valori ha votato a favore alla Camera e si è astenuta al Senato insieme ad i senatori radicali. Astensione inutile, per altro.
Il provvedimento credo debba essere rivotato alla Camera per l’approvazione definitiva.

Antonio Di Pietro e l’Italia dei Valori saranno presenti in piazza sabato prossimo con le seguenti motivazioni:

Sabato 17 alle 14.30, Italia dei Valori sarà a Piazza Navona a Roma al fianco di Gino Strada per chiedere la liberazione dei tre connazionali.
Sono certo che la vicenda si risolverà con il completo scagionamento e la liberazione degli operatori di Emergency, fiore all’occhiello ed espressione di uno dei più alti principi sanciti dalla nostra Costituzione, l’articolo undici: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”.

Ovviamente ciò che è valido quando si governa o si siede in parlamento, non è valido quando si va in piazza.

Luca

Foto | The Big Picture