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C’è chi sospettava qualcosa

Sul blog dei Mille già un anno e mezzo fa si instillava qualche dubbio sulla limpidezza del personaggio Di Girolamo, oggi al centro dell’affaire Fastweb

Eh sí, pare proprio che un fantasma si aggiri per l’Europa: si tratta del senatore Nicola di Girolamo, riuscito nell’impresa di farsi eleggere al Senato nel collegio degli italiani residenti all’estero, quando all’estero non ci vive e a quanto pare ci va pure poco. La faccenda é finita pure sul quotidiano belga Le Soir.

Eppure la soluzione ci sarebbe.
Togliere il voto agli italiani all’estero che è una cosa talmente ridicola da fare il paio con il non voto degli stranieri che vivono e pagano le tasse in Italia.

Luca

Via | iMille

4 risposte su “C’è chi sospettava qualcosa”

Luca il voto agli italiani all’estero non va tolto, secondo me, ma vanno cambiate lo modalità. Ora le schede t’arrivano a casa anche se non le hai chieste, pure se hai 100 anni e nessuno è mai andato segnalare la tua morte in consolato. Bisognerebbe inserire un procedimento volontarista. Vota solo chi si presenta in Consolato, ecc.

In Europa , almeno nei paesi UE il voto andrebbe levato agli italiani in base a degli accordi di reciprocità (io francese che vivo a Milano, voto in Italia e tu italiano che vivi, che so, ad Francoforte, voti li)

Si ma la cosa nn sembra per domani Luca. E’ un pò utopica. Non per altro io difendo una primo passo a livelllo europeo: nell’UE dove possiamo votare già per comunali ed europee nel luogo di residenza. Bisognerebbe allargare tale possibilità ad elezioni regionali, legislative e referendum.

Diritto di voto alle amministrative per i residenti non UE in Italia
Diritto di voto a tutte le elezioni per i residenti UE in Italia (tramite accordo, bisogne evitare in fatti che qualcuno faccia il furbetto e voti in piu`paesi)

Pertanto in tale logica il voto all’estero dovrebbe essere prerogativa spettante solo agli italiani che vivono fuori dall’UE. Con criteri rigidi (devi andare di persona in consolato, voti li e poi un sistema simila all’americano, se vivi all’estero ma non paghi le tasseo non hai mai vissuto in patria per X anni, o torni a votare in Italia o nn voti: con queste misure Luca si ridurrebbero drasticamente i casi di frode). Infine io leverei pure il seggio deld eputato degli italiani alll’estero, l’italiano deve votare nella scheda dellla regione di origine come avviene in spagna.

@Filippo
Concordo pienamente con te. Se le regole fossero quelle che te prefiguri, allora mi troveresti d’accordo.

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