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Qualcosa di sinista

Ricostruiamo le case a tutti.
Terremotati e franati.
Abruzzesi e siciliani.
Bene.
Bravi.

“Non lascerò nessuno solo”, ha promesso Silvio Berlusconi. “Per l’emergenza idrogeologica mi auguro di poter stanziare un miliardo di euro come abbiamo fatto per le zone a rischio sismico”. Ai 500 e più sfollati il premier ha assicurato “case accoglienti di tre piani, con giardini, attrezzate con tutto ciò che serve per continuare a vivere, come in Abruzzo”. E come in Abruzzo, ai cittadini colpiti dall’alluvione Berlusconi bloccherà tasse e mutui.

Una riflessione mi permetterete di farla, vero?
Chi ha costruito una casa abusiva ha gli stessi diritti di chi ha comprato o acquistato una casa costruita a regola d’arte e seguendo tutte le procedure legali?
La casa crollata che è costruita in un versante franoso è uguale alla casa distrutta da un evento veramente disastroso?

Temo che ricostruire tutto per tutti non sia giusto e non aiuti ad evitare distruzioni nel futuro.
Hai costruito una casa abusiva dove non si doveva ed ora ti è franata?
Mi dispiace.
Ti aiuto a trovare una sistemazione, magari ti pago un anno di affitto, ma poi basta.
La tua casa non esisteva, non ci hai pagato tasse, hai vissuto alle spalle del tuo Comune, ora non puoi pretendere per te quello che non hai voluto dare agli altri.

Poi qualcuno prima o poi proverà a spiegarmi come ti possa venire in mente di costruire una casa alle pendici di un vulcano o su un versante fangoso.
Ma questa è un’altra questione.

Luca

7 risposte su “Qualcosa di sinista”

In linea di principio ti do` ragione, ma magari c’e` qualcuno che la casa l’ha comprata ignorando abusivita`, pericolosita` etc…

condivido pienamente il discorso, luca…

da ex geomorfologo, però mi domando quanti piani urbani del territorio abbiano effettivamente tenuto conto della pericolosità ambientale, e in quanti casi (l’aquila è solo un’evidenza) si sia invece guardato alle necessità (presunte) di urbanizzazione, o alle più probabili convenienze di portafoglio…

penso che un buon notaio – alla stipula dell’atto – si accorga che la casa è abusiva…

@Eleonora
Non credo qualcuno possa ignorare di avere una casa abusiva, se non altro per le bollette che gli alti pagano e lui no.
@yetiste
Il problema è che qualunque studio del territorio non può niente contro l’abusivismo. Se te mi costruisci senza permessi, non è che prima vai in comune a farti dare le classificazioni delle zone a rischio idrogeologico.

“Il paesaggio è portatore di un senso, perchè è la traccia spaziale dell’incontro tra la Terra e il progetto umano. Il paesaggio è essenzialmente mondo più che natura, è il mondo umano, la cultura come incontro della libertà umana e del luogo del suo dispiegamento: la Terra (…) Non c’è terra senza uomini che la abitino e contribuiscano a darle il suo senso….
Ma simmetricamente nel paesaggio scopriamo che non c’è umanità senza Terra, che l’uomo si realizza in quanto tale in rapporto alla Terra, in rapporto all’elemento terrestre della sua condizione…Questa relazione con la Terra non significa il radicamento cupo e in fin dei conti insignificante in un luogo. Esprime piuttosto la possibilità d’iscrivere la libertà umana in luoghi che ne diventeranno il segno, e di cui il paesaggio è la manifestazione.”
(Jean-Marc Basse, Vedere la Terra, Bruno Monadadori 2008)

Un ragionamento del genere deve stare alla base di ogni discorso politico: non ci può essere politica che prescinda dal rapporto dell’uomo e della Terra che abita. Voglio dire che la visione del territorio e la sua gestione sono alla base di qualunque discorso politico. Nel momento in cui la Terra non è più il luogo su cui si realizza il senso, ma diviene solo terreno da sfruttare non piangiamo se poi succede quello che succede. E poi arriva Berlusconi (il palazzinaro che è in lui vorrebbe costrire nuove Milano2 ovunque e appena possibile) che promette nuove case scintillanti a tutti, abusivi e non, e mai da nessuno una parola, una riflessione sullo schifo che è diventato questo paese grazie ad una gestione del territorio criminale!

credo di essermi spiegato male: mi riferivo al fatto che sono colpevoli le amministrazioni che hanno considerato edificabili aree non edificabili per il profitto dei soliti noti (locali o nazionali, poco importa). e mi riferisco ad esempio al vesuvio, dove – con l’autorizzazione delle autorità – sono stati costruiti immobili di prestigio in zone a rischio elevatissimo…
e poi… con tutti i condoni che abbiamo subito, esistono ancora “veri abusivi”?…

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