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Ignazio Marino? Palo

La mia riflessione è arrivata ad una conclusione.
A pochi giorni dalla scadenza del tesseramento per il PD ho deciso che la tessera non la farò.

Inutile nascondersi, la scelta dei piombini di sostenere Ignazio Marino mi ha deluso.
Non per i temi della laicità che mi vedono spesso d’accordo con Marino, ma perché non lo ritengo adatto a ricoprire il ruolo di segretario di un grande partito.
In un confronto pubblico, due vecchie volpi come Bersani e Franceschini il povero Marino se lo mangiano a colazione e non sputano nemmeno le ossa.

La gaffe di qualche giorno fa sul caso del presunto stupratore seriale che era il coordinatore di un circolo del PD lo dimostra.
Non si possono sparare certe affermazioni senza pensare alle conseguenze.
Una volta scoppiata la polemica Marino ha poi fatto quello che secondo me non doveva fare: ha cercato di motivare la sua dichiarazione, mentre avrebbe soltanto dovuto chiedere scusa.

Continuo ad essere convinto che sarebbe stato giusto candidare Civati, ma non conosco le situazioni e magari lui non era disponibile.
Ci voleva un candidato dei piombini, non un candidato che agli occhi di tutti è principalmente il candidato di Goffredo Bettini, tanto che Marino i piombini non mi sembra che li abbia mai nemmeno nominati.

Insomma, alle primarie voterò Marino, ma non chiedetemi di tesserarmi e di appoggiare la sua candidatura con entusiasmo perché proprio non ce la faccio.

Prendere la tessera di un partito è una scelta importante.
La mia partecipazione per ora si ferma qui.
Un sostegno esterno ed attento.
Niente di più.

Luca

3 risposte su “Ignazio Marino? Palo”

Ciao luca,
io non ho ancora deciso se votare Marino. Sono un tesserato PD e prima DS. Mi spiace tu decida di non prendere la tessera, perchè comunque in questa fase sarebbe importante far entrare nel PD persone di “coscienza”, persone perbene, al di là di ciò che voteranno. Marino ha fatto una gaffe, ma considera che tale gaffe è stata amplificata dalla sua condizione di candidato “sotto esame”. Sul fatto che sia adatto o meno, permettimi di dissentire: un segretario adatto lo si vede nei fatti, nella squadra che si mette attorno, nel coraggio di affrontare i cancri di un partito nato male come il PD e nella voglia di studiare. Probabilmente a Marino manca oggi una reale conoscenza della realtà del partito, ma non manca il coraggio, l’intelligenza e la passione per rimettere in sesto sto partito. Anche per questo, perchè dei candidati è l’unico a rimetterci potenzialmente in questa sfida (D’Alema lo ha massacrato, come ha massacrato la Finocchiaro e tutti coloro che volevano candidarsi), che io penso alla fine di sostenerlo. Considera che il 5% tra gli iscritti oggi non è facile che possa raggiungerlo (soglia minima per arrivare alle primarie), quindi valuta tu se non sia il caso di ripensarci. Hai tempo fino a domani. Ciao

Purtroppo condivido in larga parte la tua analisi anche se io ho fatto una scelta diversa. Ho spiegato sul mio blog i perchè di questa mia scelta. Qui voglio solamente dirti che un partito non si cambia votando il segretario nazionale ma si cambia in ogni sezione parlando con gli iscritti e i simpatizzanti. Non so se voterò Marino ma sicuramente penso sia più importante operare dentro il partito per renderlo più democratico (non solo nel nome). Se si vuole cambiare un partito forse è più importante prendere la tessera che votare alla primarie.

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