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A proposito di libertà di stampa

Poi capite perché certe iniziative per la libertà di stampa in Italia a me paiono eccessive.
Ieri è stata rapita ed uccisa Natalia Estimirova.

Secondo testimoni oculari, la donna è stata spinta con la forza in un’auto questa mattina mentre usciva di casa. Era una delle esponenti più conosciute del Memorial nel Caucaso russo. Recentemente aveva denunciato un’esecuzione arbitraria in Cecenia, atto che aveva messo in allarme le locali autorità filo-russe. Era molto vicina alla giornalista Anna Politkovskaia, assassinata nel 2006 a Mosca e una delle poche ad aver denunciato apertamente nei suoi reportage le violazioni dei diritti umani commesse in Cecenia a partire dal conflitto tra indipendentisti ed esercito russo all’indomani della caduta dell’Unione Sovietica.

Nel 2007 il Front Line Club di Londra le aveva assegnato la prima edizione del premio Anna Politkovskaia, istituito per insignire donne che si distinguono nella difesa dei diritti umani nelle zone di guerra, con il patrocinio di molti premi Nobel per la pace. Nel 2006 l’ong Memorial aveva ottenuto il premio per i diritti dell’uomo della Repubblica francese, come ha ricordato il ministro degli Esteri di Sarkozy Bernard Kouchner, esprimendo il suo “orrore” per l’omicidio.

Memorial, l’ONG della quale Natalia faceva parte, accusa direttamente il primo ministro ceceno Ramzan Kadyrov:

“So, ne sono sicuro, chi è il colpevople dell’omicidio di Natalia… Si chiama Ramzan Kadyrov”, ha detto in una nota pubblicata ieri sul sito di Memorial www.memo.ru late.
“Ramzan aveva già minacciato Natalia, l’aveva insultata, la considerava un nemico personale”.

Luca