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Non pretendiamo l’autocastrazione

Se a me dicessero che c’è un referendum che, nel caso di vittoria del si, porterebbe alla morte politica del partito in cui milito, probabilmente farei di tutto perché quel referendum non si tenesse.

Perché di questo si tratta.
Se al referendum sulla legge elettorale vincerà il si andremo verso un sistema politico bipartitico.
In questo sistema la lega resterebbe probabilmente emarginata e quindi destinata all’accorpamento con il PDL.

Chi si scandalizza per la battaglia della Lega forse si è scordato delle campagne per l’astensione e di tante altre situazioni in cui nessuno, e dico nessuno, ha posto la questione dei costi.

La Lega, dal suo punto di vista, ha fatto bene a voler far tenere il referendum in un giorno separato dalle elezioni europee e a farlo quindi fallire.
Ne va della loro esistenza come partito.

Che poi sia immorale sprecare 400 milioni di euro in un paese che attraversa una grave crisi economica è altrettanto evidente.
Lo testimonia il banner che sta qui a destra da un paio di mesi.

Non facciamo però finta che i leghisti siano brutti e cattivi.
Lo sono, ma non in questo caso.
Oggi, dal loro punto di vista, hanno ragione da vendere.

Luca