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Quando l’anticlericalismo ruppe gli argini

Leggevo ieri della proposta di dare la cittadinanza onoraria di Firenze a Beppino Englaro ed ho pensato che fosse una provocazione, fatta per far incazzare il vescovo di Firenze.

Il vescovo ovviamente è caduto nella trappola e si è molto arrabbiato.

La questione è secondo me irrilevante, ma è utile per fare una riflessione sull’anticlericalismo.

Secondo me c’è stato un momento preciso in cui l’anticlericalismo ha rotto gli argini in Italia.

E’ stato dopo che fu deciso di negare i funerali religiosi a Welby.
Non che prima la Chiesa piacesse a tutti, ma era tollerata un po’ di più.

Ricordo benissimo il tono della dichiarazione di Monsignor Fisichella trasmessa dal TG1.
Erano parole soppesate, dette con la gravità di chi sa che sta per dire cose che verranno ascoltate da tante persone.
E furono le parole sbagliate dette nel momento sbagliato.

Credo che niente abbia fatto il gioco dell’anticlericalismo come quell’immagine delle porte chiuse di una chiesa con le persone lasciate fuori a celebrare un funerale laico.

Boh, non lo so.
Sono giorni che penso questa cosa.

Quello che penso sulla morte di Welby, lo dissi a suo tempo.

Luca

20 risposte su “Quando l’anticlericalismo ruppe gli argini”

Il problema non è tanto dell’anticlericalismo che rompe argini e tende trappole al vescovo di firenze. il problema è che la società civile italiana, pur con tutti i suoi difetti e ritardi sta provando a trovare una propria strada non necessariamente anticlericale, ma piuttosto civile e laica. Inquadrare iniziative come la cittadinanza di Beppino all’interno di un semplice gioco a due tra clericali ed anticlericali mi pare un esercizio abbastanza sterile.

Anche a me il fatto della cittadinanza a Beppino Englaro non mi è piaciuto, sorattutto perchè non ne vedo la ragione: non è così che uno stato si emancipa dal Vaticano e diventa uno stato laico ed adulto.
Secondo me la questione però non è di quando l’anticlericalismo ruppe gli argini, ma di quando la Chiesa con le sue gerarchie ha deciso di abbandonare la terra degli uomini e delle donne per isolarsi in un forte in cima ad un monte.

io non dimenticherò mai che negli stessi giorni morì Pinochet e a lui ovviamente e giustamente i funerali non furono negati…la cittadinanza onoraria a Beppino Englaro mi pare l’ennesimo tentativo di cavalcare politicamente (in questo caso nel locale) una vicenda che dovrebbe rimanere fuori da questi giochetti

Per dovere di cronaca, bisogna spiegare perché fu negato il funerale a Welby. Ruini ritenne che a differenza di un suicida, che può agire in un momento di poca lucidità, Welby aveva dichiarato pubblicamente di voler morire.

Sbaglia Firenze e sbaglia il Vaticano. Sono abbastanza disgustato da questa frenesia di cavalcare la tigre e, nel contempo, enormemente rattristato nell’immaginare che questa tigre sia la salma della povera Eluana che neanche da morta viene lasciata in pace.

per me la cittadinanza a Beppino Englaro ha un senso forte che travalica il mero discorso anticlericale.
Uno dei più grossi difetti degli italiani è quello di non volersi/potersi inquadrare all’interno di un discorso sociale: è sempre una questione privata, e sempre un me la cavo da solo o con gli amici.
Beppino ha fatto un discorso di segno opposto: tutto di società ed istituzioni, tutto di rispetto delle leggi.
E’ di personaggi del genere che l’Italia ha un disperato bisogno.

@Davide Rabbini: concordo, nel profondo.
Englaro è un Cittadino, nel senso più alto del termine, e la sua battaglia è stata per tutti. Come quella di Welby.

d’accordo con Davide Rabbini e Silvia, Englaro e` il cittadino che tutti noi dovremmo cercare di essere. E penso anche che la sua battaglia per la messa in opera del testamento biologico debba essere discussa e conclusa adesso. O cadra` pericolosamente nel dimenticantoio e tanti altri casi Eluana e Welbi si verificheranno rizzando inutili e folli polveroni.
E` pero` a livello nazionale che la questione va risolta, non so come vedere la cittadinanza onoraria ad Englaro: puo` essere una sorta di picca e un dispetto nei confronti del clero, ma puo` essere considerata come una presa di posizione locale, di una comunita` di cittadini italiani che vogliono dare un segnale forte e mantenere viva la discussione su un tema, che come tutte le questioni sociali importanti in italia, rischia di finire nel dimenticatoio.

@lucacicca: credo che il motivo politico per cui furono negati i funerali a Welby (non so se lo scrissi a suo tempo, nel caso ti chiedo scusa) sia stato fondamentalmente la paura di sentire i radicali affermare che la Chiesa era diventata favorevole all’eutanasia (ora, non andiamo a cavillare sul termine…). non ci fu – credo – alcun motivo religioso. pensa solo che casino sarebbe successo (data la difficoltà di comunicazione de facto) se avesse parlato bagnasco…

@a quanti stimano englaro: io non vorrei essere proprio quel cittadino. lo dico visto che qualcuno parla di “cittadino che tutti vorrebbero essere”. non per bigotteria clericale (sono cattolico e anche un po’ conservatore), ma per il fatto che si è dimenticato della dignità di sua figlia (e il suo desiderio di farla finita, a mio avviso) solo per pararsi le spalle, ed ottenere a priori l’autorizzazione a fare la volontà della figlia. sono convinto che se un padre vuole fare veramente il bene della figlia (e quindi accetto qui che probabilmente il bene della figlia era di farla finita) se ne frega della legge e delle lotte civili. a quello pensa dopo: e quanti padri e madri hanno lottato “dopo”…

@yetiste
Beh, quanto dici su Beppino Englaro è ragionevole ed in parte lo condivido. Ha fatto come quei genitori che fanno pagare il peso delle loro battaglie ideologiche anche ai figli, senza che loro le condividano.

fatemi capire,
chi ha problemi di sterilita’ prima va a fare la procreazione assistita in francia perche’ qui la legge a riguardo e’ lacunosa, poi lotta perche’ questa venga cambiata?
chi patisce va a fare la terapia del dolore in svizzera perche’ qui non e’ concepita, e poi casomai lotta per il diritto alla terapia del dolore?
chi ha un familiare che aveva espresso le propie volonta’ e non le puo’ vedere rispettate in italia, magari lo puo’ portare a morire come vuole in spagna. poi la lotta per il diritto la fa dopo in italia?
mah, sono perplessa.

yetiste@ può darsi che Beppino si sia dimenticato della dignità (o volevi dire l’onore? :-)) della figlia, ma non si è scordato della tua e neanche di quella di Luca. Sarebbe anche il caso di smetterla di vivere nel medioevo ed evolverci un poco..

@eleonora: La terapia del dolore in italia è contemplata. purtroppo lo so per esperienza in famiglia.
@davide rabbini: parlavo di dignità, visto che sulla dignità di sentirsi essere umano si è basata tutta la diatriba. trovo che la replica di luca abbia comunque pienamente spiegato il senso del mio messaggio

Penso che sia doveroso distinguere Welby da Englaro: Welby è stato uomo di coraggio, che ha voluto portare avanti sulla sua pelle una lotta civile (in questo momento metto da parte l’opinione personale).

parlando della chiesa, non posso dimenticare i funerali in stile papa che furono celebrati per pavarotti, peccatore troppo ricco e conosciuto per ricordargli un divorzio ed un nuovo matrimonio… poi a chi si rifà finalmente una vita dopo tanto penare, viene negata la comunione

Non confondiamo le cose.
La Chiesa negava i funerali religiosi ai suicidi.
Poi si può essere più o meno d’accordo, ma Pavarotti non si è suicidato.

mi riferivo alla diversità di trattamento tra famosi (alias ricchi) e non famosi (alias normali). I ricchi e famosi, ad esempio, hanno accesso al tribunale ecclesiastico, potranno farsi annullare qualsiasi cosa e torneranno a fare la comunione davanti alla telecamere. i poveracci non potranno spendere e saranno cacciati dal tempio. ora rigirala come vuoi ma credo che a parlare di questi argomenti rischi di infognarti, perchè la verità e l’evidenza sono davanti agli occhi dei credenti e dei peggio pagani

@cat
Qui si sfocia nel qualunquismo più basso.
I ricchi hanno sempre la meglio, ma questa non mi sembra una prerogativa della Chiesa. Non vedo clochard in parlamento o a condurre programmi TV.
Per il resto, nella mia esperienza di cattolico, ho visto tanti poveracci rivestiti ed assistiti da preti e laici cattolici.

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