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E poi… le leggi razziali

Il pacchetto sicurezza approvato dal governo è indubitabilmente un atto ispirato dalla xenofobia.
Poi possono inventarci quello che vogliono, ma la realtà è questa.

Ecco i punti del pacchetto più interessanti:

  • La tassa sul permesso di soggiorno
  • Registro dei clochard
  • Denuncia degli irregolari dai parte dei medici
  • Più difficile avere la cittadinanza dopo le nozze
  • Possibile scioglimento delle organizzazioni non riconosciute

Sarà bello scivolare tutti insieme verso lo stato autoritario.

Luca

7 risposte su “E poi… le leggi razziali”

Sì, stiamo davvero imboccando uno scivolamento in quella direzione, frutto dell’incoerenza, dell’ipocrisia e della conseguente confusione. Ma cosa ci si può aspettare di diverso se non cominciamo a sterzare un po’? Stampa faziosa e disinformante, popolo distratto da tronisti, aperitivi, cerette per uomini e donne, intellettuali che solidarizzano senza se e senza ma con Cesare Battisti, Rita Bernardini che prima di passare dalle vittime a vedere come stanno (se lo ha fatto mi scuso, ma in tal caso confermerebbe la disinformazione) passa dai loro caini a sincerarsi che non gli sia stato torto capello. Anche questa “è l’italia con la i minuscola”. Fatta di popolo e politici con la p minuscula che partoriscono schifezze raziali (peraltro assolutamente inefficaci, a mio avviso) perché non sanno trovare di meglio per difendersi da un tipo di criminalità importata (e non) che ha assunto le forme di vero e proprio brigantaggio, compie atti di razzia che, oltre a procurare il danno, sottolineano disprezzo e offendono nel profondo la vittima.

dalla mia esperienza a monaco di baviera: la schedatura dei clochard lì è fatta da tempo, ma è previsto che un clochard, se vuole, sa di avere un rifugio caldo per la notte e un pasto in strutture pubbliche, cosa che non credo sia prevista dal pacchetto sicurezza italiano

@Vito B.
se agli stupratori in prigione è stato fatto del male dai poliziotti (“torto un capello”) è reato, per quanto spregevoli possano essere le azioni da loro compiute…oppure la legge nelle carceri vale meno?

@dema
Non l’ho detto, né pensato. Spiego: un politico, quando fa delle cose di questo tipo, compie atti politici che vanno ben misurati per non dare adito a fraintendimenti. Quindi, prima di accertarmi dello stato di salute dei presunti, e sottolineo presunti fino a sentenza passata in giudicato, io avrei fatto visita e portato conforto alla vittima.

Tutto sta a vedere i regolamenti attuativi: il registro dei clochard può essere un’opera sana, per aiutare le associazioni umanitarie a sapere chi sono, dove sono e come aiutarli. certo che se invece il registro è il preludio alla pecetta sull’abito… beh, inutile che vada avanti, spero.

per quanto riguarda l’obbligo del medico a segnalare i malati irregolari, mi domando solo se non ci sia già qualcosa di simile. altrimenti non capisco perchè i francescani a milano abbiano realizzato un ambulatorio per i loro assistiti (clochard e irregolari). detto questo, da un punto di vista clinico – come diceva un amico che sverrebbe se sapesse che lo ammetto – è un errore clamoroso (voglio mantenere i termini nel lecito). la diffusione delle malattie infettive sarà molto più veloce, no?

Il registro dei clochard mi pare solo una cretinata, per aiutarli ci voglioni fondi economici, per trovarli basta girare le stazioni. Non credo nemmeno che sia l’avvio per giungere alla pecetta sull’abito, ma solo un espediente per tenere buoni quelli che si lamentano della loro presenza e lasciar credere ai teneri di animo che sono ben disposti, in entrambi i casi senza spendere un euro. Solo ipocrisia, ecco cosa è quel registro, così come alle mie orecchie suona ipocrita la stessa parola clochard, che molti non sanno nemmeno cosa voglia dire. Perchè non vagabondo o barbone? E’ più nobile come termine? Abbiamo paura delle parole? Forse che a chiamarli clochard hanno meno freddo e meno fame? O forse ci fa sentire meno merde quando passandogli davanti abbiamo tirato dritto senza degnarli di uno sguardo.

Temo che tutto questo sia stato fatto soltanto per accontentare l’anima nera del’italia, quella con la i minuscola.
Demagogia xenofoba. Penso si tratti di questo.

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