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Lo vedi che in fondo è buono anche lui

Ho più volte dichiarato la mia attrazione nei confronti di Filippo Facci.
Si, si, vero.
Tutti gli epiteti che vi vengono in mente sono probabilmente giusti.

E’ anche vero, però che Facci è una persona quasi mai banale.
Questo è innegabile.
E lo dimostra, a volte.

Come quando si mette a scrivere dei bambini che non ha mai avuto.

E riesce a farti pensare.

Vi vedo. Nella mia immaginazione, ogni tanto, vi vedo. Il vostro fantasmino bussa ai miei dormiveglia, mi disturba ogni volta che intravedo figurini che potrebbero essere i vostri, manine che stringono manone, passettini imbacuccati e incerti verso il futuro. Vi vedo e poi ho come una scossa, perché rivedo anche quei corridoi d’ospedale, lo squallore della mattina presto, quel paio di moduli da compilare, lo sguardo indifferente delle ostetriche, il discorso di quell’idiota di obiettore. Vi vedo perché non esistete, non siete mai nati: cancellati, rimossi con l’incoscienza della gioventù, così da lasciarci vivere una vita indisturbata. Ora, ogni tanto, mi chiedo se ne sia valsa la pena. E, quale che sia, la risposta mi fa orrore.

Luca

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