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E Grillo sparì da Google

Ora, io ho spesso criticato fortemente Beppe Grillo, almeno nell’ultimo anno.
La storia che Google censuri Beppe nei suggerimenti di ricerca, a me però pare grave.
E soprattutto stupido.

Se in Italia Google “censura” un comico, non ci possiamo poi stupire se in Cina fornisce al governo i nomi dei dissidenti.
Mi auguro che Google Italia (visto che la censura c’è soltanto nella versione italiana del motore di ricerca) corregga quanto prima la questione.

A meno che non ci siano motivazioni tecniche legate ai tanti (forse troppi) link al blog di Beppe, che potrebbero sembrare ai crawler di Google come un tentativo truffaldino di accrescere il pagerank.
In questo caso non si capisce però perché questo avvenga soltanto nella versione italiana.
Insomma, Google Italia, dateci una spiegazione, grazie.

Luca

10 risposte su “E Grillo sparì da Google”

I suggerimenti non li utilizzo, si tratta tra l’altro di funzionalita’ in Beta, che potrebbe quindi non comprendere nemmeno tutto l’indice di ricerca (e tra l’altro non mi risulta abilitata di default, dato che io non l’ho mai disattivata eppure non ce l’ho).

Essere bannati da Google significherebbe non comparire proprio nei risultati, non nei “suggerimenti”.
Per favore, va bene avercela con qualcosa o qualcuno, ma non gridiamo allo scandalo per ogni minima cosa…

Tu no, ma qualcuno si, dato che me lo sono letto in una Mailing List appena aperta la posta questa mattina…
E si chiede anche di scrivere all’addetto stampa per chiedere chiarimenti, quando molto piu’ semplicemente puo’ trattarsi di indice non completamente aggiornato (normalmente l’indice italiano arriva dopo quello inglese, e il fatto che grillo in quello inglese ci sia e’ indicativo…).

Insomma, mi pare che ci sia dietro una mezza manovra promozionale (di Grillo ovviamente), ma da questo punto di vista ammetto di essere paranoica 🙂

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