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Quando Steve Jobs ci consigliò di scaricare film piratati

La notizia è talmente paradossale da sembrare una bufala.
Eppure non lo è.

Ve la faccio breve, per non cadere nell’inutile tecnicismo.
Se comprate un portatile Apple della nuova serie di MacBook e vi comprate legalmente un film su iTunes, non potrete vederlo con un videoproiettore o semplicemente con una TV a causa di un DRM (un lucchetto digitale antipirateria) che controlla persino il flusso dati che passa dalla porta di uscita video.

Se avete un monitor, un proiettore od una TV capace di interagire con questa tecnologia, potrete vedere il vostro film acquistato legalmente, altrimenti vi dovrete accontentare di guardarlo sul monitor del portatile.

Ovviamente un’alternativa c’è.
Scaricare una copia pirata del film e proiettarla dove volete.

E’ questo l’ennesimo caso in cui la lotta alla pirateria finisce per favorire la pirateria stessa.

I DRM sono una tecnologia del passato.
Strano che Steve Jobs, che pensa di essere sempre due passi avanti a tutti, ancora non se ne voglia rendere conto.

Luca

Via | Wired

3 risposte su “Quando Steve Jobs ci consigliò di scaricare film piratati”

Quanto è vero! E dire che speravo che Apple intraprendesse una via intelligente verso l’eliminazione dei DRM. Già i loro computer lo sono..infatti io uso un pc con sistema osx 🙂

Che cosa dire poi dei masterizzatori oramai oggetti preistorici dell’informatica con cui puoi copiare un CD musicale originale???

Misteri della fede o della tecnologia e del commercio?

Bel Blog, ti andrebbe uno scambio link con Niente Barriere, fammi sapere.

un saluto da Raimondo

ho un amico che ci ha fatto una lotta contro questi DRM sin dagli arbori della loro ideazione, quando ancora se ne sentiva parlare poco.
Ora gli linko il post, ma a tuo rischio e pericolo 😛

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